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STATI UNITI / RUSSIAIl report Usa: 300 milioni dal Cremlino per influenzare la politica di almeno 24 nazioni

14.09.22 - 12:00
Il report del Dipartimento di Stato Usa fa discutere, specialmente in Italia. Meloni e Salvini: «Non c'entriamo»
keystone-sda.ch (GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN)
Il report Usa: 300 milioni dal Cremlino per influenzare la politica di almeno 24 nazioni
Il report del Dipartimento di Stato Usa fa discutere, specialmente in Italia. Meloni e Salvini: «Non c'entriamo»

WASHINGTON - Il Dipartimento di Stato Usa sta scatenando un terremoto in tutte le diplomazie, non solo occidentali. Il messaggio inviato dal segretario di Stato Antony Blinken alle sedi diplomatiche in Europa, Africa e sud-est asiatico, lancia un'accusa ben precisa: la Russia ha stanziato qualcosa come 300 milioni di dollari per "influenzare" la classe politica di almeno 24 nazioni, dal 2014 a oggi.

Una bomba un po' vaga - Una bomba, quella sganciata da Washington, dai contorni però piuttosto vaghi - sia sui nomi dei Paesi dove il Cremlino avrebbe cercato di fare pressione, sia sui movimenti politici o singoli individui che sarebbero stati finanziati con il denaro russo. Si tratta, in sostanza, di un atto interno della diplomazia statunitense ma con la raccomandazione agli ambasciatori: «Sollevate il problema». Washington, nel documento, mette l'accento sui tentativi di destabilizzazione nell'est dell'Europa (Georgia, Ungheria, Bulgaria e Ucraina) e nell'ex Jugoslavia, in particolare Serbia e Montenegro.

L'Italia - In Italia la rivelazione arriva nel momento più delicato della campagna elettorale, a soli undici giorni dal voto. Nelle tre pagine riguardanti il Belpaese, vengono menzionate le «posizioni anti-establishment» del MoVimento 5 Stelle, ma con una precisazione: «Non ci sono prove di finanziamenti corrisposti al Movimento 5 Stelle da fonti legate al Cremlino». In merito alla Lega e alle sue simpatie verso Putin, vengono riportati solo dei «sospetti» da parte di «alcuni osservatori» a proposito del fatto che il movimento guidato da Matteo Salvini «potrebbe aver ricevuto fondi dai servizi segreti del Cremlino». Circostanza già riferita in passato e che l'ex ministro dell'Interno ha sempre negato con forza.

Le richieste di chiarimenti - «Al momento non esistono notizie che ci sia l'Italia» tra i paesi coinvolti, ha dichiarato Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Inevitabilmente la notizia ha scatenato il dibattito politico: «I nomi dei politici e/o dei partiti italiani che hanno ricevuto finanziamenti dalla Russia devono essere resi noti prima del voto. Si tratta di un elemento fondamentale per compiere una decisione consapevole il 25» ha twittato il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda. «È inquietante questo sforzo russo d'inquinare la democrazia e noi sosteniamo l’unità dell’Europa contro questo tentativo», ha dichiarato il segretario PD Enrico Letta, ribadendo la richiesta di «trasparenza e informazioni» sui dossier Usa. Luigi Di Maio chiede una commissione d'inchiesta e anche Antonio Tajani chiede chiarezza, precisando che Forza Italia «non ha mai ricevuto aiuti».

Le repliche - «Sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prenda soldi da stranieri» assicura la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. E Salvini, che bolla il tutto come una "fake news" a dieci giorni dal voto e per influenzarne l'esito: «Deve intervenire il Copasir sul rapporto degli 007 Usa a proposito delle ingerenze russe? Facciano quello che credono. Approfondiscano e chiedano, non ho mai chiesto un dollaro o un rublo a Mosca».

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