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MONDODa Shein a Zara, la moda in volo che si schianta sul clima

09.11.23 - 11:00
Perché la sua merce arrivi ai clienti il più in fretta possibile, ci sono aziende che riempiono più di 30 voli a settimana.
Depositphotos (enzowelle)
Da Shein a Zara, la moda in volo che si schianta sul clima
Perché la sua merce arrivi ai clienti il più in fretta possibile, ci sono aziende che riempiono più di 30 voli a settimana.

GINEVRA - Promesse di una moda che cambia. Capsule collection con materiali riciclati. Obiettivi climatici da adempiere entro il 2040. Piccole azioni attuate nel frattempo che sono poco meno che una goccia nel mare. Talmente minime, che secondo un nuovo rapporto di Public Eye che mette al centro il gruppo di fast fashion Inditex e il gigante asiatico Shein, non sono giustificabili per delle multinazionali dai profitti miliardari e costantemente in salita - il patron Zara ha comunicato che nel 2022 i margini beneficiari registrati erano stati di oltre il 12,5%.

La nuova indagine del watchdog della moda si concentra in particolare sulle esorbitanti emissioni evitabili che il settore produce nel trasporto delle sue merci che, per mantenere un ritmo da due restock in negozio a settimana, avviene anche per via aerea. Nel 2022, i soli 27 Stati membri dell'Unione europea hanno importato 387'009 tonnellate di vestiti, tessile e scarpe e ne hanno esportate 346'778.

Queste cifre corrispondono a un numero di almeno 7mila aeromobili impiegati, per un totale di 20 voli al giorno consacrati unicamente a dei beni non deperibili e per cui un trasporto più rapido non può essere giustificato se non per gonfiare il fatturato e le emissioni in carbonio. Stando a un calcolo del consulente aziendale Systain, le emissioni di una t-shirt a maniche lunghe trasportata per via aerea sono 14 volte superiori alla medesima che ha viaggiato via mare. E la Co2 prodotta dai vari voli a cui è stata soggetta rappresenta il 28% del totale delle emissioni totali della data t-shirt.

Inditex più di tutti - Seppur le aziende a ricorrere all'aereo siano molteplici - come Calzedonia, Uniqlo e Urban Outfitters - nessuna fa un uso massiccio di questo tipo di trasporto pari a quello di Inditex (casa madre di Zara, Bershka, Stradivarious, Pull&Bear, Massimo Dutti e altre decine di retailer di fast fashion).

La multinazionale, che si è assicurata un controllo dello scalo aeroportuale di Saragoza, opera da e per la Spagna 1'600 voli all'anno carichi dei suoi vestiti per i suoi oltre 5mila negozi sparsi per il mondo, per una media di 32 voli a settimana tra arrivi e partenze.

Già perché prima che Inditex invii la merce ai singoli store, tutti i capi vengono prima trasportati in Spagna. Quindi vengono controllati presso il centro di smistamento la Plaza - operativo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno - e in un secondo momento inviati a destinazione. Solo dal Qatar giungono a Saragoza 15mila tonnellate di vestiti dalla vita breve e ne ripartono sempre in direzione Doha altre 11mila. Secondo l'organizzazione della promozione economica della regione dell'aeroporto di Saragoza, si legge sempre nel rapporto, «su un volume totale di 183mila tonnellate, il 90% delle merci è stato trasportato per Inditex».

Difficile trovare dati su Shein - Un altro marchio specializzato nel trasporto aereo è Shein - che era già stata oggetto di un'indagine Public Eye circa le condizioni della forza lavoro impiegata. Ossessionato dalla velocità, il gigante asiatico impiega quattro aerei cargo della China Southern Airlines sulle sue rotte principali.

Questi fanno la spola «tra Guangzhou e Los Angeles, nonché tra Guangzhou e Amsterdam o Londra. Nel luglio 2022, questa compagnia aerea, la più grande dell'Asia, ha celebrato una nuova partnership strategica con Shein che dovrebbe aumentare ulteriormente il numero di voli».

Public Eye lancia una petizione - Confrontata, Inditex si è difesa, affermando di essere alla ricerca di soluzioni più sostenibili, riproponendo la promessa dello «zero netto entro il 2040» e indicando che nel 2022 il trasporto per via aerea è calato del 25% e che sono in corso le ricerche per realizzare un carburante "verde". Ma nel frattempo?

«Fintanto che le innovazioni tecnologiche tanto ambite non saranno qui», commenta Public Eye lanciando una nuova petizione, «sarebbe più pertinente e giudizioso ridurre drasticamente il trasporto aereo e di utilizzare gli aerei solo per dei prodotti davvero importanti, come le medicine e i pezzi di ricambio urgenti per i macchinari».

La risposta di Inditex

Il marchio di moda, ha voluto replicare così al rapporto di Public Eye: «Inditex è impegnata in un ampio percorso di sostenibilità per raggiungere emissioni nette zero entro il 2040, risultato che passa dalla riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo stiamo implementando importanti investimenti per la trasformazione del business, con impatti su produzione, distribuzione e ciclo di vita dei prodotti. In questo quadro, la riduzione delle emissioni di gas serra legate alla logistica gioca un ruolo strategico ed è per questo che diamo priorità all'uso del trasporto marittimo e stradale per l'importazione e l'esportazione dei nostri capi. Grazie alle attività realizzate, Inditex è riuscita a ridurre le proprie emissioni di gas serra legate al trasporto del 13% dal 2018 e, nel 2022, ha anche ridotto del 25% il proprio utilizzo del trasporto aereo. Come leader nel nostro settore siamo consapevoli dell’impatto delle nostre azioni e ci poniamo come esempio per una maggiore sostenibilità di tutto il mondo del Fashion».

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COMMENTI
 

Disà 5 mesi fa su tio
sempre più desolante p.s: i margini beneficiari ?? per favore ...

Johnnybravo 5 mesi fa su tio
Risposta a Disà
Guarda che è un termine coretto e in uso. I margini beneficiari si riferiscono ai profitti o alle entrate che un'azienda o un individuo ottiene da un'attività o da un investimento. In termini finanziari, i margini beneficiari rappresentano la differenza tra le entrate totali e i costi totali sostenuti per generare quelle entrate. I margini beneficiari sono un indicatore importante della redditività di un'azienda e possono essere utilizzati per valutare la performance finanziaria e la sostenibilità di un'attività.

miomiomio76 5 mesi fa su tio
Ma tutti gli aerei che se stanno usando in guerra sono ad energia solare ? 🤣

s1 5 mesi fa su tio
Risposta a miomiomio76
come osi contraddire la narrazione dominante? eretico hai dimenticato le truppe meccanizzate di terra che consumano diesel ecologico, le flotte navali in permanente assetto di guerra che solcano i mari sospinte da serafini e cherubili che dietro di se lasciano scie di fiori, le miglionate id proiettili sparati e la distruzione causata che livella e lascia profumo e arcobaleni tutta la logistica che serve a fare funzionare gli eserciti e come dimenticare la smisuratamente grande industria delle armi che oltre a produrre armi produce arcobaleni ecoamici dell'atmosfera aggiungiamo anche la filiera a monte e a valle che di nuovo penso inquini più delle scoregge delle povere mucche olandesi) ma il problema devono sicuramente essere le mutande volanti di zara (certo anche loro hanno un ruolo, ma insomma...)

Nikko 5 mesi fa su tio
Risposta a s1
😂🤣😂👍🏿

Roggino 5 mesi fa su tio
L’unico colpevole è sempre il consumatore di questi articoli!
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