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L'ex premier è rinchiuso nella prigione di Attock dal 5 agosto, in seguito alla sua condanna per un caso di corruzione
ISLAMABAD - Un tribunale speciale ha prolungato fino al 13 settembre la custodia cautelare del primo ministro Imran Khan per il "caso del cifrario". Il caso, archiviato il 15 agosto in base all'Official Secrets Act, ruota attorno a un documento di Stato classificato che Imran Khan ha brandito durante un incontro politico prima della sua rimozione dalla carica lo scorso anno. Il documento diplomatico, che avrebbe esibito, è poi scomparso dal suo possesso.
«La custodia cautelare di Imran Khan è stata prorogata fino al 13 settembre», ha dichiarato il suo avvocato Salman Safdar dopo l'udienza nel carcere distrettuale di Attock, in Punjab. A causa di problemi di sicurezza, l'udienza del tribunale speciale si è svolta nella prigione. Imran Khan è rinchiuso nella prigione di Attock dal 5 agosto, in seguito alla sua condanna per un caso di corruzione legato alla vendita illegale di regali di Stato.
Ieri l'Alta Corte di Islamabad ha sospeso la condanna dell'ex premier a tre anni di carcere per un caso di corruzione e ha ordinato il suo rilascio su cauzione. Tuttavia, a causa del caso del cifrario, il suo rilascio non è avvenuto. Almeno 180 diversi casi di violenza, terrorismo, corruzione, ecc. sono stati registrati contro Imran Khan in diverse parti del Paese.
Anche Shah Mahmood Qureshi, ex ministro degli Esteri e alto dirigente del Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) di Khan, è in carcere in relazione al caso del cifrario. Mercoledì, un tribunale speciale costituito per esaminare il caso in base alla legge sui segreti ufficiali ha inviato Qureshi in custodia cautelare di 14 giorni.
