Cerca e trova immobili

USA«Trump mi violentò e mi diffamò»

26.04.23 - 21:21
È l'accusa della scrittrice Jean Carroll, testimone del processo civile contro l'ex presidente repubblicano
Imago
Fonte ATS/ANSA
«Trump mi violentò e mi diffamò»
È l'accusa della scrittrice Jean Carroll, testimone del processo civile contro l'ex presidente repubblicano

NEW YORK - «Sono qui perché Donald Trump mi ha violentata». Un frase secca che contiene una sofferenza durata 30 anni per la scrittrice Jean Carroll che, in un'aula del tribunale di New York, ha testimoniato nel processo civile per diffamazione e stupro contro l'ex presidente repubblicano.

«Quando ho scritto della violenza, lui ha negato. Ha mentito e ha distrutto la mia reputazione. Sono qui per riprendermi la mia vita», ha dichiarato la giornalista ed editorialista, oggi 79enne, che è arrivata a Manhattan sorridente, lo sguardo nascosto da grossi occhiali neri.

Carroll, all'epoca giornalista del magazine Elle, ha accusato il tycoon di averla stuprata nel 1996 nel camerino del grande magazzino Bergdorf Goodman dopo che i due si erano conosciuti a una festa con l'allora moglie del tycoon Ivana e suo marito John Johnson.

Di Trump allora pensava fosse «un abile narratore, un personaggio conosciuto e benvoluto a New York». E l'idea di consigliarlo nel fare shopping - questo era il motivo ufficiale del loro appuntamento - la divertiva. «Era un tipico pomeriggio newyorchese. Io ero un'editorialista annoiata e Donald Trump voleva dei suggerimenti per un regalo. Mi sembrava un'idea meravigliosa». Fino a quando, nel reparto lingerie, la giornata si è trasformata in un incubo.

«È stata una sensazione orribile. Ha messo la mano dentro di me e girato il dito», ha raccontato la scrittrice rivelando i dettagli della violenza e confessando di essere ancora tormentata dal ricordo di Trump che abusa di lei nel camerino. Carroll ha anche spiegato perché non avesse mai denunciato l'ex presidente prima del 2019. «Mi vergognavo, pensavo fosse colpa mia», ha detto con la voce strozzata dalle lacrime. L'esperienza terrificante «l'ha segnata per sempre» e non è mai più riuscita ad avere una relazione amorosa.

Poco prima dell'inizio del processo l'ex presidente è tornato a inveire contro la scrittrice con un post su Truth, la sua rete sociale, accusandola di mentire, di «essere un burattino nelle mani della politica» e uno strumento di una «caccia alle streghe nei suoi confronti». I classici strali che Trump lancia contro tutti i guai giudiziari che lo vedono coinvolto, dal caso Stormy Daniels, per il quale è stato incriminato, all'indagine sui tentativi di ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia, alle carte top secret a Mar-a-Lago (Florida).

In questo caso, tuttavia, il tycoon è anche accusato di diffamazione e il giudice del processo Lewis Kaplan, ha avvertito i suoi avvocati che questo genere di commenti alla vigilia di un procedimento «sono totalmente inappropriati» e rischiano di «condizionare la giuria».

L'argomento della «ricerca della fama» è stato usato anche dall'avvocato del tycoon, Joe Tacopina, nelle sue argomentazioni iniziali. «Carroll è diventata una celebrità e si è goduta ogni momento», ha attaccato il legale che, nonostante le pressioni del giudice, non ha voluto chiarire se Trump si presenterà alla sbarra per testimoniare. Se giudicato colpevole, il tycoon rischia soltanto una sanzione in denaro, ma è chiaro che una condanna rappresenterebbe un'altra ombra sulla sua corsa alla Casa Bianca.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

rita b. 1 anno fa su tio
Si ricorda dopo 30 anni di essere stata ma quando mai !!!

Fra Francesco 1 anno fa su tio
Adesso i democratici le provano tutte per eliminare Trump

Johari 1 anno fa su tio
Una donna che in un luogo affollato, consente a un uomo di metterle la mano lì e non chiede aiuto? Mah ... forse in quel momento ci è stata, ma si è pentita in seguito, rendendosi conto che aveva sofferto? Al posto di accettare forse di aver sbagliato anche lei, denuncia. Sono solo ipotesi, però qui sembra che qualcosa non quadra.

Marco2023 1 anno fa su tio
mah...

Don Quijote 1 anno fa su tio
Mah, Trump può permettersi qualcosa di meglio.

burningsimon 1 anno fa su tio
L’ennesima approfittatrice a caccia di un cospicuo risarcimento 💵💵💵

UtenteTio 1 anno fa su tio
Dopo 30 anni fa abbastanza specie se qualcuno esce dal letargo, dov'era fino ad oggi? Ma oramai, negli USA tutto fa brodo anche dopo 30 anni, altro che i supertutelati e protetti da chi comandava per evitare gabole, DSS e Unitas!!!!

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a UtenteTio
Che odiosi questi post che iniziano con "perché ha aspettato tanto?". Parliamo di una signora di 79 anni, una scrittrice, non la prima sciacquetta eventualmente alla ricerca di notorietà ... Hai mai letto storie di stup ro e la vergogna e il senso di colpa che possono provare le vittime? Sapere che tutti quelli che ti conoscono vengano a conoscenza del fatto che qualcuno ti ha stu pra to magari ti può spaventare, no? Magari anche tu hai dei segreti che per la vergogna non hai mai confessato fino ad un certo momento in cui hai trovato coraggio o no?

Um999 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
La parola stupro va sempre presa sul serio in qualsiasi forma questo sia avvenuto. Detto ciò, fa sicuramente riflettere modi e tempi, lei non conosce nessuno che per notorietà, calo di successo o altri fini inventano qualcosa? La medaglia ha due facce .
NOTIZIE PIÙ LETTE