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LUGANO"Danze invisibili - L'orecchio che danza" è al LAC

18.01.20 - 06:00
L'installazione di Lorena Dozio è oggi e domani al Teatrostudio
LAC LUGANO
"Danze invisibili - L'orecchio che danza" oggi e domani al Teatrostudio del LAC.
"Danze invisibili - L'orecchio che danza" oggi e domani al Teatrostudio del LAC.
"Danze invisibili - L'orecchio che danza" è al LAC
L'installazione di Lorena Dozio è oggi e domani al Teatrostudio

LUGANO - Oggi e domani dalle 10.15 alle 18 è aperta al Teatrostudio del LAC di Lugano l'installazione "Danze invisibili - L'orecchio che danza".

È un progetto di Lorena Dozio, vincitore del concorso cantonale Repubblica Canton Ticino e RESO (Rete danza svizzera 2019) per la Mediazione in Danza. Questa installazione sonora e coreografica si interroga sul prima e sul dopo della creazione di uno spettacolo. Lo spettatore diventa attore delle sue stesse danze invisibili, che sente, immagina e visualizza nella propria mente. Grazie all’utilizzo di un lettore MP3, lo spettatore vivrà due esperienze: una grazie ad un’audioguida e la seconda grazie a una serie di audiodescrizioni di frammenti di quattro opere coreografiche.

Sono otto le postazioni disponibili. L’esperienza è consigliata a partire dagli 11 anni e si terrà in italiano e francese. L’evento è gratuito, prenotazione sul sito www.edu.luganolac.ch. "Danze invisibili - L'orecchio che danza" è una produzione Crile, in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, GRAME (Générateur de Ressources et d’Activités Musicales Exploratoires) Lione.

Lorena Dozio è artista in residenza al LAC all’interno del progetto YAA! (Young Artist Associated) Promosso da Pro Helvetia. È nata e cresciuta in Ticino e ha studiato le arti performative presso
l’Università di Lettere e Filosofia di Bologna, prima di completare la formazione in coreografia al Centre National de Danse Contemporaine (CNDC) di Angers. In questo contesto ha cominciato a creare le sue prime coreografie per poi collaborare con il coreografo e danzatore brasiliano Fernando Cabral nell'ambito di diversi progetti. In seguito, ha avviato una ricerca attorno alla relazione tra il visibile e l’invisibile e sulla trasformazione della materia.

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