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Sostenibilità nei musei svizzeI musei sono spesso già sostenibili ma c’è ancora tanto potenziale

27.06.23 - 11:00
Come custodi del passato, i musei sono molto spesso già sostenibili. Ma se invece parlassimo del loro futuro?
Fonte: Happy Museums
Laura Amstutz, direttrice di «Happy Museums»
Laura Amstutz, direttrice di «Happy Museums»
I musei sono spesso già sostenibili ma c’è ancora tanto potenziale
Come custodi del passato, i musei sono molto spesso già sostenibili. Ma se invece parlassimo del loro futuro?
«Happy Museums» si è posta questa domanda. La direttrice Laura Amstutz ci parla di ambizioni e sfide.

In breve

    • Anche la sostenibilità dei musei è sempre più messa in discussione.
    • «Happy Museums» è una rete che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di musei svizzeri nelle discussioni sul tema della sostenibilità.
    • La direttrice Laura Amstutz ritiene che i musei siano già intrinsecamente sostenibili ma che ci sia ancora molto potenziale da sfruttare.


Laura Amstutz, a che punto è fondamentalmente la sostenibilità dei musei svizzeri?

Il compito di ogni museo è quello di collezionare e conservare. Si può quindi dire che un museo è già sostenibile di per sé. C’è però ancora tanto potenziale da sfruttare ad esempio per quanto riguarda l’esposizione: cosa succede ai materiali utilizzati quando la mostra è finita? Vengono riutilizzati, spediti da qualche parte, riciclati o gettati nell’immondizia?

 

Messi in magazzino?

È un’opzione ma lo abbiamo provato tutti nelle nostre case: vorremmo tenere tutto perché potrebbe tornarci utile prima o poi ma per farlo serve spazio. E lo spazio necessita di elettricità, energia e denaro. Inoltre, se si decide di riutilizzare un’esposizione occorre calcolare circa il 30 per cento di costi supplementari per il personale. Sono sfide importanti, parzialmente risolvibili ma non sempre facili da affrontare.

 

Non sarebbe più semplice pianificare le esposizioni in modo sostenibile da qui in avanti?

Ci sono musei che lo fanno già. Il Museo della comunicazione di Berna ha organizzato la sua esposizione «Planetopia» utilizzando al 90 per cento materiali riciclati. È anzi diventato un tema centrale della mostra: è indicata la provenienza delle cose e se provengono da negozi di seconda mano. Bisogna anche dire che questa iniziativa calza a pennello con il tema della mostra che resterà aperta al pubblico fino al 23 luglio.

 

 

Quali musei sono già a buon punto per quanto riguarda la sostenibilità?

I piccoli musei. Hanno meno risorse e il mobilio per gli oggetti in esposizione rimane lo stesso per anni. In più, non tengono una mostra dopo l’altra.

 

Fa parte della natura delle cose: i piccoli musei hanno un’impronta ecologica minore. E per quanto riguarda i grandi musei? 

Negli ultimi anni abbiamo proposto una giornata informativa sul tema «mostre sostenibili». La restauratrice del Zentrum Paul Klee ha spiegato ad esempio in un’intervista che i dipinti più preziosi vengono generalmente trasportati in casse climatizzate molto ingombranti e a doppia parete. Ha scoperto solo di recente che la doppia parete non è sempre necessaria e che in questo modo i dipinti occupano molto meno spazio in aereo. Ciò permette anche di risparmiare energia. Mettere in discussione gli standard è sempre una buona idea.

 

Quale ruolo ha «Happy Museums» in tutto questo?

Siamo in un certo senso un centro informazioni che collega musei e idee e sottolinea gli esempi di successo. Organizziamo regolarmente giornate informative su differenti temi legati alla sostenibilità. Al momento lavoriamo ad esempio a un calcolatore della CO2 studiato appositamente per i musei.

 

La sostenibilità può essere descritta in modi differenti. Come la concepisce «Happy Museums»?

Il nostro obiettivo è far sì che i musei svizzeri diventino più sostenibili a livello ecologico, sociale ed economico. Al momento ci concentriamo sull’aspetto ecologico. Abbiamo scelto un approccio partecipativo. Non siamo noi della direzione di Happy Museums a decidere: chiediamo agli esperti del settore di cosa necessitano per poter essere più sostenibili. Inizialmente pensavamo a un certificato per i musei ma grazie alle discussioni abbiamo scoperto che non c’è una reale domanda.

 

E quindi?

Per prima cosa abbiamo bisogno di fatti e per averli servono cifre. Non sappiamo ad esempio quanta CO2 emette un museo, non importa se sia tanta o poca. Ecco perché stiamo elaborando un calcolatore della CO2. Una volta ottenute le cifre, potremo elaborare le giuste misure e rilevarne concretamente il successo.

 

Quanto sono aperti i musei svizzeri alla proposta di una maggiore sostenibilità?

Le istituzioni culturali si confrontano spesso in maniera tempestiva con i temi più cari alla società. La nostra proposta incontra quindi una grande apertura. Ma naturalmente è sempre una questione di risorse.

 

La prossima giornata informativa che organizzerete sarà incentrata sulla sostenibilità sociale. Cosa si intende con questo?

Si tratta di guardare verso l’interno: nel settore della cultura, molte persone lavorano per brevi periodi o per singoli progetti. Vogliamo sollevare la questione del precariato culturale. Anche il tema della partecipazione verrà trattato durante un workshop: quanto sono differenti tra loro i vari musei? Chi ha accesso al settore della cultura? Come possiamo portare più tipologie di persone nei musei e come possono queste persone partecipare all’organizzazione dei musei? Questo sguardo all’interno ha anche un effetto sulle mostre stesse, sulla scelta dei temi. Anche questa è sostenibilità.

 

E per concludere, visto che i musei da soli non possono salvare il mondo: come possiamo contribuire alla sostenibilità dei musei in qualità di visitatori?

Questa è una delle discussioni più interessanti nello sviluppo del calcolatore della CO2: il modo in cui i visitatori si recano al museo dev’essere incluso nel calcolo? Dove si traccia il limite? Ma sia come sia: spostarsi con i mezzi pubblici è sempre la scelta migliore. E poi possiamo chiederci consapevolmente: meglio correre sempre a visitare tutte le nuove mostre o visitare piuttosto quelle che restano in esposizione più a lungo?

 

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COMMENTI
 

Meck1970 10 mesi fa su tio
Da un momento all'altro, tutti affermano di essere diventati sostenibili, ma non si fa menzione dell'origine dei materiali utilizzati e del modo in cui verranno smaltiti.

Bred 10 mesi fa su tio
Cosa sono i musei Svizze?

Righe76 10 mesi fa su tio
Forte! Di grande attualità! Ma di meglio da fare no?