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BELLINZONA«Smantellamento del Liceo», il Governo risponde

01.06.17 - 10:08
Il Consiglio di Stato ha risposto in modo fermo ai tre punti sollevati dal SISA nella sua petizione sottoscritta da 950 cittadini
Ti Press
«Smantellamento del Liceo», il Governo risponde
Il Consiglio di Stato ha risposto in modo fermo ai tre punti sollevati dal SISA nella sua petizione sottoscritta da 950 cittadini

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha risposto alla petizione promossa dal Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti (SISA) “NO allo smantellamento del Liceo ticinese”, consegnata il 12 maggio 2017 e sottoscritta da 950 cittadini, in cui si contestava un aumento della selezione con conseguente limitazione nell’accesso agli studi accademici.

A nome del Governo ha risposto il Direttore del DECS Manuele Bertoli, il quale ha dichiarato di aver «sempre espresso la contrarietà del Dipartimento ticinese alla proposta del consigliere federale Schneider-Ammann di inasprire i criteri per la concessione dell'attestato di maturità».

Per quanto riguarda l’introduzione di un limite al numero di bocciature nei primi 3 anni, aspetto anch’esso contestato dal SISA, il Governo precisa che tale limite «non costituisce in nessun modo una misura che tocca in maniera particolare le classi sociali più svantaggiate, che da sempre non sono certo quelle che possono permettersi figli che ripetono la stessa classe ad oltranza al liceo o alla Scuola cantonale di commercio. Questo nuovo limite va semmai a colpire maggiormente chi dal punto di vista economico potrebbe permettersi di ripetere la classe più volte senza particolari ripercussioni, incentivando anche questi studenti allo studio».

Il terzo punto sollevato dal sindacato riguardava la riduzione dei corsi facoltativi e complementari. «Il Consiglio di Stato concorda con i firmatari della petizione sul fatto che sarebbe stato bello poter evitare queste misure. Siccome per questi corsi non sono obbligatoriamente previsti dall'O/RRM e dal profilo finanziario comportano un maggior costo annuo di 400'000.-franchi, considerate le esigenze complessive della manovra di rientro e i diversi ambiti toccati, il Consiglio di Stato ritiene queste rinunce proporzionali nell'ambito di un compromesso tra vari interessi in gioco. Anche questa decisione non sarà quindi rivista.

 

 

 

 

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COMMENTI
 

Bluechips 6 anni fa su tio
Questa mattina un conoscente mi ha detto che la mia nipotina di cinque anni che ha iniziato a fare balletto,spreca il suo tempo perché le ballerine non guadagnano granché! Quindi per lui a cinque anni bisogna già pensare in termini economici. Lo stesso ragionamento lo fanno coloro che ritengono che la letteratura, la storia, la filosofia, la storia dell'arte, il latino non servono a nulla. E' certo che i bambini e poi i ragazzi esposti a questa teoria non avranno di certo né la curiosità, né l'ambizione per gli studi. Il famosissimo MIT (Massachusetts Institute of Technology) emulo della nostra ETH ha da tempo varato una politica di accettazione di studenti provenienti dagli studi classici affermando che la matematica e la fisica gliela insegneranno loro (e sicuramente meglio di qualunque liceo) perché un ingegnere non deve essere un tecnico e basta, ma deve possedere doti umane e una buona cultura che gli permetta di inserirsi in qualunque contesto sociale. In quanto a rendere il Liceo così ostico da favorirne l'abbandono, ritengo che il problema sia a monte. Sono le elementari e le medie che non preparano a sufficienza o che privilegiano solo un paio di materie a scapito delle altre. E' chiaro che al Liceo grammatica e sintassi sono date per scontate e non ci sarà un professore che si presterà a svolgere delle lezioni a livello di scuola elementare. Invece di pensare al futuro professionale di una bambina dell'asilo innamorata della danza, cerchiamo di renderle curiosa la vita di tutti i giorni. Poi si vedrà.

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Quello che dici è sacrosanto. Per crescere dei cittadini curiosi bisogna stimolare la fame di cultura, in tutti i campi. Prima della scuola questo però, e spero sarai d'accordo deve avvenire in casa. Se non ho mai visto i mei genitori con un libro in mano o non ridere dei musei diffcilmente ne sarò attratto. Che dici? Si tratta dunque di rendere più formative dal punto di vista didattico elementari e medie. Sta però succedendo l'esatto contrario, con larga parte della colpa sulle spalle di istituzioni (che sanno perfettamente che la bocciatura è un costo e dunque vorrebbero si promuovessero tutti) e famiglie (che non sanno più affrontare una piccola e formativa frustrazione come la bocciatura). Se l'evidenza dice che a un soggetto non piace studiare non gli piace. Meglio sarebbe capisse cosa gli interessa e non abbassasse il livello delle classi nelle quali finisce. Quello che sta succedendo è un lento e inesorabile abbassamento del livello nella scuola pubblica. I più brillante andranno nelle scuole private (che al momento vale la pena dirlo sono più facili e meno selettive). Proprio come avviene negli Stati Uniti che tu menzioni dove la scuola pubblica non vale quasi nulla e dove, con rispetto parlando, vaticineranno anche di forma mentis delle future generazioni ma dove, nei fatti, anche gli stimati professionisti, fuori dal loro ridotto campo di specializzazione non sanno davvero nulla. Preferisco di gran lunga la preparazione di una buona università europea. Sia come ampiezza degli studi sia come progetto antropoietico; a me gli studi classici son sempre piaciuti ;-)

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
lo sai che in una scuola media del Mendrisiotto una maestra , per aver dato un 4 1/2 invece che un 5 ad un allievo è stata minacciata di denuncia da parte di un genitore? lo sai che hanno dovuto rifare una sessione tra tutti i maestri/professori per dare il 5? oggi le medie funzionano così: se uno disturba, non ha voglia di studiare ha tutti i diritti del mondo! quelli che invece hanno voglia di apprendere vengono "fermati" ad aspettare gli altri....poi chiaro che anche i migliori quando arrivano nei licei ricevono bastonate!

Bluechips 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Gli Stati Uniti li conosco bene e devo ammettere che ci sono molte istituzioni pubbliche ottime. Oggi come oggi, la migliore facoltà di archeologia al mondo è a Harvard (privata); ma UCLA e Berkeley sono pubbliche e offrono quanto di meglio puoi immaginare in tutti i campi. Tornando alle nostre latitudini è certo che la famiglia è molto importante. Ma non è detto che possa offrire ai figli più di tanto. Quindi è la scuola che ci deve pensare, soprattutto in funzione della formazione della futura classe lavorativa in generale e dirigente. Ho letto il progetto "La scuola che verrà" che è un trattato su tutto tranne che sui contenuti Cosa si studia in fin dei conti? Cosa deve apprendere un allievo di 1a, 2a, 3a, ecc elementare in concreto? Lettura, scrittura, aritmetica, storia, geografia ecc. E gli insegnamenti devono stimolare una curiosità sempre più crescente anche grazie a quegli strumenti che ai miei tempi di certo non esistevano. E' poi chiaro che c'è chi riesce e chi no; ma prima di eliminare qualcuno bisognerebbe capire bene cosa gli è mancato veramente.

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Anch'io l'ho letto e non mi è piaciuto granchè. La sensazione è che vogliano trasformare il docente in uno psicólogo intrattenitore e non in una fonte di sapere che deve stimolare curiosità. Inoltre ci sono numerosi punti fumosi sui moduli orari e sulle attività di laboratorio che in realtà vengono già fatte ma non ti voglio annoiare. Lungi da me l'idea di eliminare qualcuno (ci mancherebbe) ma non si può e non si deve (per correttezza nei confronti dello studente dotato e volenteroso) fare i buonisti a tutti i costi. La situazione oggi è grottesca! E sembra non ci sia verso di far capire che esistono molte scuole oltre al Liceo che danno soddisfazione e che soprattutto non precludono il frequentare l'Università.

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Lo so. L'ho visto mentre inziava e lo vedo ora mentre accade e questo è purtroppo parte del problema... Sono un grande sostenitore della scuola pubblica e proprio per questo dico che si deve avere il coraggio di essere un pò più selettivi (nella formazione e non nella possibilità di acceso che sono due cose profundamente diverse). Se non succederà temo che succederà come oltreoceano e gli studenti brillanti diserteranno la scuola pubblica. I promotori di queste iniziative a volte non colgono che potrebbero remare contro ciò che gli sta a cuore.

Bacaude 6 anni fa su tio
Personalmente ritengo che bisognerebbe alzare l'asticella per poter entrare in un Liceo senza false ipocrisie. Per non essere frainteso vorrei fare un discorso organico. Sempre più spesso le famiglie decidono (e fanno pressioni sugli insegnanti in questo senso) di mandare i propri figli al Liceo. Anche quando quest'ultimi sono inadatti, non perchè tonti ma perchè non sono minimamente interessati allo studio. Così facendo disdegnano apprendistati e altre scuole che, non solo hanno fatto la fortuna della nostra istruzione negli anni 70-80 ma non precludono in alcun modo di frequentare l'UNI (infatti studenti senza formazione e scarsini vanno fuori dalla porta e rientrano dalla finestra...) Inoltre questi genitori, non tengono in alcun modo in considerazione le reali volontà e attitudini dei figli. Aspetto che dovrebbe essere prioritario. Per chi conosce i licei resulta verissima l'affermazione circa il fatto che i pluri-ripetenti provengono quasi sempre da famiglie che si possono permettere di farlo. Infine l'abbassamento del livello è diventato imbarazzante. Oggi si fanno cose al Liceo che ai miei tempi facevamo in 3-4 media e questo andazzo porta i ragazzi a sbattere contro il muro della realtà quando usciranno da università poco qualificanti. Nelle aziende c'è sbigottimento nei confronti di ragazzi laureati che non sanno NULLA! Non solo non è più tollerabile ma danneggia gravemente tutti gli studenti bravi e capaci che vedranno la loro formazione savalutata e non riceveranno il giusto livello che si meritano. Per favore non confondiamo il diritto allo studio con il diritto al diploma! e per mettere le cose in chiaro evidenzio che sono ben più a sinistra di Bertoli, così falciamo súbito le facili illazioni. La cultura e l'Istruzione devono essere accessibili ma costano impegno e fática. non insegnamo ai nostri ragazzi che è tutto facile e che tutti possono fare tutte senza impegno.

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Dovrebbero fare un copia/incolla di quanto hai scritto, ... Anzi dovresti farne un articolo. Concordo al 200% Bacaude.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Concordo al 100%. Ritengo però che la scelta del liceo non è sempre dettata dai genitori, ma semplicemente una conseguenza del fatto che non si trova posto di apprendistato; si ripiega sul liceo anche se studiare non è l'obiettivo del giovane. Sbagliato, chiaro, ma è un fattore da non sottovalutare.

samarcanda 6 anni fa su tio
La sx riesce spesso a fare in poco tempo quello che la dx non riusciva. Bertoli, uomo di dx e non di sx. Siamo invasi e siamo stati invasi dai finti socialisti. Andiamo a rileggerci Olof Palme, perché a queste cattoliche latitudini, non riusciamo a combinare niente e siamo ormai (lo dicono le statistiche) paese povero terzomondista.

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
So! Non arriva al 12% di voti. Bike quesito lo rigiri ai vari Gobbi,zali, pedrazini che fanno la maggioranza e il budget .

Arpac 6 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
Eh sì, sono sacrifici innominabili, piangiamo tutti lacrime di sangue. Toccare i corsi facoltativi???!! Ma stiamo scherzando!

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
Dare del cattolico a Bertoli è davvero esilarante

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
infatti è cattosocialcomunista, un unicum

samarcanda 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Io sono ATEA. Di me non hai capito nulla! Ho parlato di latitudini cattoliche, non di Bertoli cattolico. Bertoli si trova a far parte di un sottobosco sociale cattolico come tutti i Ticinesi.
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