Il Consiglio di Stato ha risposto in modo fermo ai tre punti sollevati dal SISA nella sua petizione sottoscritta da 950 cittadini
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha risposto alla petizione promossa dal Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti (SISA) “NO allo smantellamento del Liceo ticinese”, consegnata il 12 maggio 2017 e sottoscritta da 950 cittadini, in cui si contestava un aumento della selezione con conseguente limitazione nell’accesso agli studi accademici.
A nome del Governo ha risposto il Direttore del DECS Manuele Bertoli, il quale ha dichiarato di aver «sempre espresso la contrarietà del Dipartimento ticinese alla proposta del consigliere federale Schneider-Ammann di inasprire i criteri per la concessione dell'attestato di maturità».
Per quanto riguarda l’introduzione di un limite al numero di bocciature nei primi 3 anni, aspetto anch’esso contestato dal SISA, il Governo precisa che tale limite «non costituisce in nessun modo una misura che tocca in maniera particolare le classi sociali più svantaggiate, che da sempre non sono certo quelle che possono permettersi figli che ripetono la stessa classe ad oltranza al liceo o alla Scuola cantonale di commercio. Questo nuovo limite va semmai a colpire maggiormente chi dal punto di vista economico potrebbe permettersi di ripetere la classe più volte senza particolari ripercussioni, incentivando anche questi studenti allo studio».
Il terzo punto sollevato dal sindacato riguardava la riduzione dei corsi facoltativi e complementari. «Il Consiglio di Stato concorda con i firmatari della petizione sul fatto che sarebbe stato bello poter evitare queste misure. Siccome per questi corsi non sono obbligatoriamente previsti dall'O/RRM e dal profilo finanziario comportano un maggior costo annuo di 400'000.-franchi, considerate le esigenze complessive della manovra di rientro e i diversi ambiti toccati, il Consiglio di Stato ritiene queste rinunce proporzionali nell'ambito di un compromesso tra vari interessi in gioco. Anche questa decisione non sarà quindi rivista.