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MORCOTELa villa di Morcote di Pierin Vincenz sarà venduta all'asta

01.10.23 - 08:05
Nuova grana per l'ex CEO di Raiffeisen.
20 Minuten/Depositphotos
Vincenz e una veduta su Morcote in una foto d'archivio.
Vincenz e una veduta su Morcote in una foto d'archivio.
Fonte SonntagsZeitung
La villa di Morcote di Pierin Vincenz sarà venduta all'asta
Nuova grana per l'ex CEO di Raiffeisen.

MORCOTE - Altra sconfitta in tribunale per Pierin Vincenz. Stando a quanto riporta la Sonntagszeitung, in attesa del processo d’appello (che si terrà il prossimo anno), la corte di Zurigo ha preso una decisione riguardo ad alcune proprietà dell’ex CEO di Raiffeisen, fra cui la villa di Morcote.

La questione riguarda, in sostanza, la possibilità per l’uomo di vendere "direttamente" o meno le case sequestrate dalle autorità, tutte gravate da pesanti mutui, parzialmente coperti da finanziatori privati (fra cui Dölf Früh, ex presidente del San Gallo).

Per saldare i propri debiti, l’uomo starebbe cercando di cedere le proprietà. A questo proposito, lo scorso anno il suo avvocato aveva presentato una richiesta al tribunale per la vendita della villa di Morcote attorno ai 4,8 milioni di franchi. L’affare, però, si era bloccato poiché l’offerta, stando a quanto riportato dallo stesso uomo, era stata ritirata. Ma, nel frattempo, ne era giunta un’altra molto inferiore.

I giudici, però, hanno deciso di stoppare i tentativi di cessione privata. Tanto che, stando sempre a quanto riporta la Sonntagszeitung, avrebbero deciso di coinvolgere l’ufficio esecuzione di Mendrisio e incaricarlo della vendita, preferibilmente attraverso una procedura trasparente come un’asta pubblica. A meno che i funzionari ticinesi non giungano alla conclusione che una vendita privata possa generare un ricavo maggiore.

Stando agli incarti la villa offre «una notevole vista lago» e una rimessa per barche. Ma, al contempo, necessiterebbe anche di parecchi lavori di ristrutturazione.

Ad aprile 2022 Pierin Vincenz è stato ritenuto colpevole di appropriazione indebita, gestione infedele e falsità in documenti plurimi. È stato invece assolto per i reati di truffa e corruzione passiva. L’ex CEO di Raiffeisen è stato condannato a una pena detentiva di tre anni e nove mesi. L’uomo ha anche ricevuto una sanzione pecuniaria (sospesa) di 280 aliquote giornaliere da 3'000 franchi.

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