Il giudice Siro Quadri ha smontato la tesi dell'accusa affermando che non c'è stata diffamazione nei confronti della Clinica Sant'Anna
BELLINZONA -Prosciolti da ogni accusa. È questa la sentenza pronunciata poco fa dal giudice Siro Quadri, nei confronti dei quattro giornalisti del domenicale Il Caffè a processo in merito alla vicenda dell’errore medico alla clinica Sant’Anna di Sorengo. Qui, l’8 luglio del 2014 il chirurgo Piercarlo Rey esportò per errore entrambi i seni a una paziente: scambiò la donna per un’altra paziente praticandole una mastectomia completa anzichè la semplice eliminazione di un nodulo sotto un capezzolo.
Quadri ha smontato la tesi dell'accusa affermando che non c'è stata diffamazione nei confronti della Clinica Sant'Anna. Secondo il giudice le pubblicazioni sul caso di malasanità erano giustificate dalla rilevanza pubblica della tematica ed anche precedentemente ed accuratamente verificate.
I quattro giornalisti del Caffè ( il direttore, il suo vice, l’allora caporedattore del giornale e una redattrice), erano accusati di diffamazione ripetuta e concorrenza sleale nei confronti della clinica. Un decreto d’accusa firmato dal procuratore pubblico Antonio Perugini che in caso di condanna aveva proposto pene pecuniarie sospese (tra i 4.800 e i 16.200 franchi) e delle multe.