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Il livello del Verbano sale di ora in ora. Ma c'è chi riesce a fare buon viso a cattiva sorte. È il caso dell'esercente Bruno D'Addazio
LOCARNO - L'acqua del Verbano bussa alle sue porte. Ma lui non molla. Anzi, riesce pure a fare buon viso a cattiva sorte. Bruno D'Addazio, gerente del ristorante Lungolago di Locarno, lancia la cena veneziana, con la possibilità di scattare una foto ricordo a bordo acqua. "Qui la situazione è surreale - ammette -. Ma non c'è tempo per piangerci addosso. Dobbiamo reagire con i nostri mezzi".
Per la sua particolare posizione, il Lungolago è probabilmente l'esercizio pubblico più a rischio del Locarnese. "Siamo dentro a una specie di conca. E così l'acqua ci può colpire con maggiore facilità. Ha ormai raggiunto le scale, ma non riuscirà ad entrare, abbiamo un sistema che almeno da quello ci protegge".
D'Addazio ha già vissuto sulla sua pelle l'alluvione del 2000. "Siamo abituati alle avversità. E anche stavolta terremo duro. Le assicurazioni non pagheranno, lo sappiamo. E anche per questo dobbiamo trovare il sistema per stare a galla da soli". Per adesso l'idea del menu veneziano sembra piacere. "Pare che mangiare accanto all'acqua affascini i clienti. Meno male". Per la cronaca, il livello del Verbano alle 17.50 era di 196.22 metri.
Le foto del maltempo nel Locarnese le trovate nella fotogallery.
