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CANTONEFederviti, tra bilanci e prospettive future

20.04.24 - 13:28
L’ assemblea annuale è stata l’occasione per presentare il lavoro svolto dalla nuova presidenza e uno spaccato della realtà viticola
TiPress (archivio)
Fonte Federviti
Federviti, tra bilanci e prospettive future
L’ assemblea annuale è stata l’occasione per presentare il lavoro svolto dalla nuova presidenza e uno spaccato della realtà viticola

GORDOLA - Vigneti, uva e vino sono elementi imprescindibili dell’immaginario e del paesaggio ticinese, in pianura come in collina. Un risultato, rimarcato dal sindaco di Gordola Damiano Vignuta nel suo saluto iniziale, reso possibile grazie al lavoro ed alla passione dei «molti piccoli viticoltori» della Svizzera Italiana. Proprio sulla necessità di preservare la ricchezza della nostra viticoltura è intervenuto anche il granconsigliere Aron Piezzi, autore di mozioni volte a prevenire che si spezzi «quel filo a cui la viticoltura ticinese è appesa», esprimendo la soddisfazione per il maggiore coinvolgimento di Federviti e delle altre associazioni di categoria da parte degli Uffici cantonali. Ha inoltre ringraziato Federviti per il proprio impegno costante a favore dei viticoltori sia professionisti che hobbisti.

Dando seguito a quanto promesso durante la scorsa assemblea, benché siano passati solo 6 mesi, il Presidente ed il Comitato hanno presentato i numerosi cantieri aperti ai delegati per raggiungere gli obiettivi datisi: un dialogo più incisivo con gli altri attori del settore vitivinicolo e le autorità cantonali, il raggiungimento di una situazione finanziaria che permetta nuovi livelli di propositività e progettualità, includendo un più efficace coinvolgimento dei soci, e la valorizzazione delle diverse realtà viticole della Svizzera Italiana. Sia Cadenazzi che il Comitato hanno più volte ribadito che esiste una sola viticoltura e che le differenze tra collina e pianura sono sfide ed opportunità e non una contrapposizione in cui lo sviluppo dell’una va a scapito dell’altra.

È proprio partendo da quest’ultima premessa che il Comitato ha presentato la propria posizione in merito alla revisione delle schede P8 e R11 (rispettivamente Territorio agricolo e Piano comprensoriale del Piano di Magadino) al termine della lunga procedura di consultazione pubblica. La riorganizzazione della pianificazione favorirà la viticoltura di collina senza vietarla in pianura, salvo che in zone palustri all’interno del Parco del Piano, ha spiegato Cadenazzi, sottolineando come il Comitato continuerà a vigilare.

Durante la giornata sono state illustrate più volte quanto le attività di Federviti siano ramificate: oltre ad avere un ruolo attivo nella politica agricola in quanto punto di contatto con la Federazione Svizzera dei Viticoltori e con le principali associazioni agricole cantonali per il settore viticolo, Federviti è un interlocutore imprescindibile nelle trattive per il prezzo dell’uva ed è attiva nella formazione dei viticoltori.

Graziano Carrara ha infatti ricordato come è ormai un dato di fatto che «la Giornata del Viticoltore è uno degli appuntamenti più importanti per il nostro settore».

Stefano Bollani ha sottolineato come la vendemmia 2023 sia stata «buona ma impegnativa, con un settembre favorevole che ha permesso di ridurre l’impatto dei mesi precedenti».

L’assemblea ha approvato la modifica degli statuti, tra cui figura un limite temporale al mandato del presidente. Una necessità, per Cadenazzi, per garantire «il massimo impegno ed energie: 10 anni sono tanti e dobbiamo assicurarci che il Presidente abbia sempre una visione attuale».

Sono inoltre intervenuti Maria Grazia Carbone, che prenderà il posto di Andrea Conconi alla testa di Ticinowine, la quale ha voluto evidenziare la consapevolezza per «il grande impegno che la viticoltura richiede» ed Antonio Girardi, coordinatore del progetto Viticoltura Sostenibile ormai entrato nella sua fase attiva volto a «preservare la qualità viti-vinicola riducendone però l’impatto ambientale» a cui hanno già aderito 30 aziende vitivinicole. Mattia Bernardoni, presidente dell’Associazione Ticinese Negozianti di Vino e Vinificatori ha portato i saluti dell’Associazione ricordandone la complementarietà con Federviti e condividendo l’accento posto sul dialogo con i vari partner istituzionali.

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