Giovanni Albertini interroga il Governo dopo l'aumento, comunicato da Pro Juventute, delle consultazioni per pensieri suicidi tra giovani
BELLINZONA - Pro Juventute ha recentemente manifestato grande preoccupazione, visto che le consultazioni per pensieri suicidi tra i giovani sono aumentate del 26% nel 2023. La linea telefonica di supporto 147 è in contatto in media con nove bambini e adolescenti al giorno, mentre nel 2019 i casi erano tre al giorno. E le consultazioni tramite la hotline mostrano spesso che i giovani devono aspettare per ottenere un posto in terapia.
«A livello cantonale - fa notare Giovanni Albertini (Avanti con Ticino&Lavoro) - ci sono giovani che si trovano in difficoltà a causa di problemi famigliari, mancanza di un posto di lavoro, problemi economici, disagio esistenziale e sofferenza psicologica. In questi casi si possono chiedere aiuti a persone adulte di riferimento, ai servizi scolastici, ai servizi sociali o a servizi specialistici esistenti sul territorio».
Per i minorenni il servizio competente è l’Ufficio dell’aiuto e della protezione (UAP), che ha sedi nei principali capoluoghi distrettuali. In caso di disagio esistenziale, è possibile rivolgersi ai Servizi medico-psicologici cantonali. I maggiorenni invece possono rivolgersi all’operatore sociale del Comune di domicilio (quando presente) o, in caso di disagio esistenziale, ai Servizi psico-sociali cantonali.
Il progetto Mentoring, gestito da Pro Juventute con il riconoscimento del DSS è attivo su tutto il territorio, offre ai ragazzi di età compresa fra i 15 e i 25 anni ascolto, incoraggiamento e sostegno in un momento di temporanea difficoltà. Telefonando al No. 147 o tramite il sito www.147.ch è possibile ottenere una consulenza anonima. L’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (UfaG) è a disposizione per qualsiasi consulenza riguardante il benessere dei giovani.
Per fare chiarezza in merito alla questione, Albertini interroga il Consiglio di Stato ponendo le seguenti domande: