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AttualitàMusica e Parkinson: «Risultati positivi per il benessere degli utenti»

08.02.24 - 17:23
Lo studio preliminare ha offerto agli utenti affetti dalla malattia la possibilità di suonare insieme a musicisti del conservatorio.
Ti-Press
Fonte Croce Rossa
Musica e Parkinson: «Risultati positivi per il benessere degli utenti»
Lo studio preliminare ha offerto agli utenti affetti dalla malattia la possibilità di suonare insieme a musicisti del conservatorio.

LUGANO - Si è concluso il progetto multidisciplinare Musik Park, nato con l’obiettivo di studiare i possibili effetti benefici di un programma musicale specifico per le persone con il Parkinson (PcMP). Lo studio preliminare ha offerto agli utenti affetti dalla malattia la possibilità di suonare insieme a musicisti del conservatorio nel corso di un programma di 10 sessioni che hanno incluso anche momenti di ascolto di musica dal vivo.

Il programma è stato accompagnato da un progetto di ricerca che ha coinvolto anche un gruppo di controllo, dove i partecipanti sono stati inseriti in una serie di attività ricreative in cui era esclusa la musica. Per misurare la qualità della vita, è stata utilizzata una scala specifica e validata denominata PDQ-39 e che considera gli aspetti relativi alla mobilità, alla capacità di svolgere attività quotidiane, al benessere emotivo, alla stigmatizzazione percepita in relazione alla malattia, al supporto sociale di cui si dispone, alla capacità di cognizione, alla possibilità di comunicare con altre persone e al disagio fisico percepito.

I risultati rivelano «un trend verso il miglioramento della qualità di vita percepita dai partecipanti del programma musicale, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione (percezione della possibilità di comunicazione con gli altri e della possibilità di esprimersi) e le attività quotidiane (percezione della difficoltà nell’affrontare la routine quotidiana, come lavarsi, vestirsi). È stato inoltre rilevato un lieve trend di miglioramento anche per quanto riguarda la stigmatizzazione (percezione di imbarazzo causato dal Parkinson e la preoccupazione per la reazione degli altri) e il disagio fisico (problemi fisici riscontrati, crampi, spasmi etc)».

L’esperienza svolta con Music Park sottolinea inoltre «l’importanza di investire in collaborazioni interdisciplinari che possano portare istituzioni diverse a coordinare le proprie competenze e risorse, lavorando sinergicamente per incrementare l’efficacia delle cure e servizi offerti a persone fragili e alla popolazione in generale». Sulla base di questi risultati, «tutto il team sta lavorando per replicare con continuità Music Park, per implementarlo su scala più ampia e condurre nel medio-lungo termine ulteriori attività di ricerca che possano consolidare i risultati emersi da questo studio preliminare».

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Croce Rossa Svizzera Sezione Sottoceneri (CRSS), la Divisione Ricerca e Sviluppo del Conservatorio della Svizzera Italiana (CSI) con il ricercatore e musicista Paolo Paolantonio, l’istituto Neurocentro della Svizzera Italiana (INSI) con il dr Salvatore Galati esperto in disturbi del movimento e la clinica Hildebrand Brissago Centro Riabilitazione Brissago (CRB) con la dr.ssa Daria Dinacci, neurologa esperta in neuroriabilitazione.

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