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LUGANOL'Hotel Federale compie 100 anni. L'appello alla Città: «I turisti hanno bisogno di stimoli»

27.10.23 - 09:16
Come è cambiato il turismo: «Un tempo i turisti si fermano due settimane, ora è tutto un mordi e fuggi».
Hotel Federale
L'Hotel Federale compie 100 anni. L'appello alla Città: «I turisti hanno bisogno di stimoli»
Come è cambiato il turismo: «Un tempo i turisti si fermano due settimane, ora è tutto un mordi e fuggi».

LUGANO - Tenacia, lungimiranza e accoglienza. Sono i valori che ormai da 100 anni contraddistinguono l’Hotel Federale, lo storico albergo a conduzione familiare che sorge a pochi passi dalla stazione ferroviaria FFS di Lugano.

Tanti i ricordi legati alle sue mura. «Ai tempi dei nostri genitori capitava spesso che i clienti diventassero degli amici. Nostro padre, oltre a essere albergatore, era un confettiere-pasticcere e per Natale usava cucinare biscotti e panettoni, per regalarli poi, a fine anno, ai clienti. Era lui che insieme alla mamma andava a fare il giro per tutta la Svizzera per consegnarli». A raccontarcelo è uno dei fratelli Galliker, Roland, in una sala dell'albergo. Accanto a lui, Thomas. Sono gli ultimi discendenti di una famiglia di albergatori e ristoratori che hanno fatto dell'accoglienza un'intera vita.

I ruoli in albergo sono ben divisi: Roland si occupa di ricevimento, housekeeping, vendita e comunicazione, contabilità, condivisa in parte con il fratello. Oltre a questo, Thomas si occupa della cucina, del ristorante e della formazione degli apprendisti.

I tempi cambiano, ma la gestione familiare rimane un punto di forza

Dal loro osservatorio, i due fratelli fanno un'analisi puntuale sui cambiamenti registrati dal turismo lungo gli ultimi trent'anni. Un tempo, «le persone non andavano semplicemente in vacanza. Per esempio andare a Lugano significava andare dai “Galliker”, andare ad Argovia dai “Müller” e così via. Qui i turisti si fermavano per lo meno un paio di settimane. Oggigiorno, invece, spesso non si arriva nemmeno a due», spiegano.

Nonostante i cambiamenti continui e repentini che coinvolgono la nostra società, «la gestione famigliare rappresenta ancora un nostro punto di forza, tanto da indurre diversi clienti a tornare», afferma Thomas. «Chi soggiorna da noi, e poi decide di tornare, è perché tocca con mano l’attenzione che diamo al cliente, rispetto a una catena», aggiunge. Le persone arrivano alla loro struttura molto spesso grazie al passaparola. E li scelgono per posizione strategica e qualità dei servizi.

Turismo congressuale, difficoltà o vantaggio

L’Hotel Federale è dunque un punto di riferimento per le vacanze, ma non solo. Anche per congressi ed eventi. Per loro, infatti, la concorrenza con Locarno non è un problema reale. Lugano, conosciuta soprattutto per il turismo congressuale, negli ultimi anni si è data da fare per agganciare diverse tipologie di utenza. «Grazie alla galleria di base del Monte Ceneri e il Ticino Ticket, ora le persone possono dormire in qualsiasi albergo del cantone e spostarsi con tempi di percorrenza ridotti. Tra Lugano e Locarno, per esempio, ci sono 30 minuti. Ecco che, durante il Film Festival, le persone hanno preferito dormire qui e recarsi in giornata a Locarno. Per il cliente internazionale è una straordinaria opportunità, anche perché in concomitanza degli eventi le FFS aumentano il numero di corse e questo rappresenta un grande vantaggio», spiega Roland.

La sfida tra Lugano e Locarno

«Certo - ammette Thomas - il Locarnese è più forte sulla stagione estiva. Ci sono tanti eventi e la conformazione territoriale induce maggiormente le persone a prenotare una vacanza». Ma se sulla carta Lugano viene da sempre catalogata come la più svantaggiata, per i fratelli Galliker in realtà non è così. «Lavoriamo molto anche in inverno - puntualizza Thomas -, in particolare da gennaio in avanti». In estate, poi, grazie agli eventi organizzati dal Municipio i pernottamenti sono aumentati. «Dovrebbero però organizzarne qualcuno in più, non solo a luglio e agosto, ma anche nei mesi più freddi».

Il Ticino piace anche d'inverno

La grande sfida del Ticino ora è avere turismo tutto l’anno. Roland e Thomas osservano che «in primavera sono effettivamente aumentate le richieste. Questo grazie a una sinergia tra i diversi enti, Monte San Salvatore, Monte Generoso e Navigazione che hanno incrementato i loro servizi». Tuttavia «se in centro non c’è niente da fare, se gli impianti di risalita sono chiusi e non ci sono i battelli, mancano gli stimoli e quindi le persone non vengono». D’altra parte, «ognuno sta contribuendo per raggiungere l’obiettivo», puntualizzano.

Il rafforzamento del franco non spaventa

Sul fronte del rafforzamento del franco, si dicono tranquilli. «La qualità svizzera costa e gli stranieri lo sanno. Se scelgono di visitare il nostro Paese è perché ne sono consapevoli. C’è da dire che al di fuori dai confini, sul lago di Como, i prezzi negli ultimi periodi sono lievitati, a volte addirittura al di sopra dei nostri. I turisti dunque a volte scelgono di lasciare il Lario per il Ceresio, perché trovano più efficienza, tranquillità, sicurezza e un paesaggio più o meno simile».

Un grande insegnamento

L’Hotel Federale non offre solo pernottamenti. In cucina Thomas delizia i suoi clienti con diversi manicaretti. Il menù, dice, varia a seconda della stagione. Il piatto che gli riesce meglio? Secondo il fratello «i risotti, non c’è dubbio». 

Su un aspetto però sono concordi, «senza sacrifici non si arriva da nessuna parte. Bisogna essere sempre presenti, anche per dare il buon esempio ai collaboratori», l'insegnamento più prezioso trasmessogli dai loro genitori.

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COMMENTI
 

mestesso 6 mesi fa su tio
alzare i prezzi di alberghi e campeggi, i turisti saranno stimolati a restarsene a casa, meno traffico = problema risolto. Comunque a noi non portano niente.
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