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CANTONEIl ricordo di Davide Chinelli: «Era un esempio di vita»

08.10.23 - 20:02
Il paratleta ticinese si è spento oggi in ospedale, dopo il grave incidente che l'ha visto coinvolto ieri a Soazza.
InSuperAbili
Il ricordo di Davide Chinelli: «Era un esempio di vita»
Il paratleta ticinese si è spento oggi in ospedale, dopo il grave incidente che l'ha visto coinvolto ieri a Soazza.

SOAZZA (GR) - È Davide Chinelli, paratleta di Mezzovico, il 52enne deceduto oggi all'Ospedale Civico di Lugano in seguito al tragico incidente che ha visto la sua handbike entrare in collisione con una moto ieri a Soazza (GR).

«Davide era una persona di poche parole, ma di tanti fatti. Era un vero esempio di vita», lo ricorda Natasha Caccia, amica ed ex collega nonché municipale di Cadenazzo. «Ci conoscevamo da 20 anni, sono sconvolta. Era una persona disponibile e positiva, aveva una grande forza d'animo che riusciva a trasmettere agli altri».

Una storia, «grandi emozioni» - E proprio cinque giorni fa, durante una conferenza sulla disabilità organizzata dalla Lega dei ticinesi - Donne, Chinelli aveva parlato della sua voglia di vivere e della sua resilienza. «Davide è rimasto paraplegico a 19 anni in seguito a un incidente d'auto», sottolinea Caccia. «Durante la serata i presenti sono tutti rimasti colpiti dalla sua storia, che ha suscitato grandi emozioni... è proprio vero che la vita è così imprevedibile che ti lascia completamente senza parole». 

«Solo due settimane fa era alla maratona» - «Davide era un bravo ragazzo», le fa eco Walter Lisetto, presidente dell'associazione sportiva e ricreativa per disabili InSuperAbili. «L'incidente non gli aveva tolto quel desiderio di vivere la vita intensamente. Ha sempre partecipato a tutte le attività dell'associazione, non si tirava mai indietro. Solo due settimane fa, il 24 settembre, ha affrontato la Maratona di Berlino in handbike con altri tre membri di InSuperAbili. Era sempre pronto a spendersi per questa ricerca della felicità ed era un esempio per altri paraplegici che fanno più fatica in questo senso».

La passione per l'handbike, per Chinelli, era fortissima. «Ho iniziato ad andarci nel 2010», ha scritto lui stesso, allora 42enne, in una testimonianza pubblicata sul sito degli InSuperAbili. «All’inizio usavo l'handbike dalla primavera fino all’autunno per mantenermi in forma fisica e per fare gite assieme agli amici e a mia moglie. Poi, dopo qualche anno, questo sport mi ha attratto sempre più. Se non vado ad allenarmi almeno quattro, cinque volte a settimana sento che mi manca qualcosa: sto meglio e mi procura una fortissima sensazione di libertà».

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