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LUGANO«Non credo che il mio ruolo debba essere remunerato come quello di un postino»

24.09.23 - 21:08
Il Ceo della Posta Roberto Cirillo si esprime sui salari
Depositphotos (photogearch)
Fonte Ats
«Non credo che il mio ruolo debba essere remunerato come quello di un postino»
Il Ceo della Posta Roberto Cirillo si esprime sui salari

LUGANO - La funzione di un presidente della direzione della Posta è ben diversa da quella di un portalettere, è quindi giusto che guadagni anche oltre dieci volte di più: è l'opinione del Ceo dell'azienda postale Roberto Cirillo, che torna anche sulle polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni sull'orario di consegna dei giornali.

«Non ho problema a parlarne», afferma il dirigente in un'intervista pubblicata oggi da La Domenica, in relazione alla remunerazione (822'000 franchi nel 2022) che riceve in quanto numero uno dell'impresa federale. «Il mio stipendio è lo stesso dall'inizio, il contratto non è cambiato di una virgola e prevede una parte variabile», aggiunge il manager in carica dall'aprile 2019. «Non credo che il mio ruolo debba essere remunerato come quello di un postino, il rapporto è di 1 a 15, non 1 a 300, mi sembra corretto».

All'intervistatore che gli chiede se, a differenza del consigliere federale Ignazio Cassis, legga i giornali, Cirillo spiega che li consulta online. «Ho cinque abbonamenti a giornali svizzeri e internazionali», afferma. «Inizio all'alba e vado avanti a sprazzi nel corso della mattina, poi la sera in treno: sono quello che si dice un lettore forte».

«Sono un grande sostenitore del diritto all'informazione e penso sia una questione fondamentale, di cui la politica deve occuparsi seriamente. Ma non deve essere relegata a un problema operativo, a carico della Posta». Ecco quindi la proposta di eliminare il limite delle 12.30 per la consegna dei quotidiani: un'idea avanzata questa settimana a mezzo stampa (intervista al Blick) che ha suscitato diverse reazioni, in particolare in Ticino, cantone che ha ancora due quotidiani.

«Nel resto della Svizzera le assicuro che il problema è meno sentito», afferma il 52enne laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico federale di Zurigo e che parla fluentemente cinque lingue. «E infatti in altre regioni, dove le consegne del mattino vengono eseguite dagli editori o da spedizionieri privati, non c'è stata la stessa reazione».

Secondo il dirigente il limite per la consegna della stampa, introdotto nel 2021, comporta uno sforzo organizzativo. «I turni di lavoro e le risorse umane vanno gestite di conseguenza e questo si traduce in un costo che, con il passare del tempo, ha sempre meno senso».

«La politica deve decidere cosa fare, non con la distribuzione dei giornali ma con l'informazione, e avere un piano a lungo termine. Non si può continuare a mettere un 'cerotto' tramite la Posta su una questione importante come questa che - sono il primo a dirlo - è cruciale in un sistema democratico», argomenta l'intervistato. «Non è compito della Posta mettere 'cerotti', soprattutto quando questi costano un centinaio di milioni all'anno di perdite. Non fa parte del nostro mandato».

E ancora: «Siamo un'azienda di proprietà della Confederazione che deve autosostenersi finanziariamente. La Posta deve ottimizzare i servizi ed evitare sprechi, reinvestendo gli utili nel servizio pubblico». Utili come quello dell'anno scorso (295 milioni) «per un'azienda con un fatturato di 7 miliardi non sono niente, le assicuro: dobbiamo reinvestirli costantemente per rinnovarci».

Da quando lei è al timone - insiste il cronista - crede che l'opinione degli svizzeri sul servizio postale sia migliorata? «Purtroppo no. Il servizio è migliorato ma la gente è legata a un'idea vecchia della Posta», risponde il Ceo. «C'è una discrepanza. Accettare i cambiamenti non è facile». Passerà alla storia come quello che voleva togliere i giornali dai bar? «C'è questo rischio. Ma passerò anche come quello che ha introdotto l'e-voting in Svizzera, la posta elettronica e la scheda elettronica del paziente. A un certo punto uno deve decidere per cosa vuole passare», conclude il manager.
 

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COMMENTI
 

Gus 7 mesi fa su tio
Tipica immodestia italiana (Cirillo di Novazzano?!?!?!)

sdanilo 7 mesi fa su tio
Cafone e lazzarone, vai tu in giro in motoretta a portare le lettere anche sotto la pioggia ! È bello averlo sempre al caldo eh !!!

Voilà 7 mesi fa su tio
Valutando la perdita di qualità della posta, questo st...zo non dovrebbe essere remunerato nemmeno come un apprendista.

Elisa_S 7 mesi fa su tio
Rispetto agli stipendi che girano in banca e molto meno. Ovvio che per la maggioranza (me compresa) e troppo...e fuori di testa...la gerarchia nella società che sempre stata ...con le sue ingiustizie o apparenti ingiustizie... e non vi e mai stato nella storia che chi si spezza la schiena o si tira come un cencio a lavorare guadagna di più di uno che fisicamente fa molta meno fatica...

Keope1963 7 mesi fa su tio
Cafone è un complimento. Magari se avesse detto che lo stipendio che percepisce è commisurato alle sue responsabilità, sarebbe risultato meno antipatico.

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Vede? A volte siamo d’accordo!

vulpus 7 mesi fa su tio
Orami è ora di scaricarlo. È un dipendente della confederazione in pratica, ma non ne difende gli interessi (dei cittadini).

fama 7 mesi fa su tio
Al momento apprezzo di più il lavoro del postino che del suo direttore!

fama 7 mesi fa su tio
Quando una posta va fino in tribunale insistendo di mettere una agenzia in una farmacia, dove logicamente ci vanno tutte le persone al top della salute, meno della paga di un postino! Oltre al fatto che sta distruggendo una istituzione. Ma ci sono alternative ...

Piccolo 7 mesi fa su tio
Da buon italiano sa bene che nel suo paese d origine il servizio pubblico fa acqua da tutte le parti. Gli è indifferente se capita la stessa cosa da noi.

vox_scriptum 7 mesi fa su tio
vergognoso questo atteggiamento, quasi disprezzante, nei confronti, dei lavoratori delle poste, anche se onestamente, non condivido, la politica dei prezzi, per i loro servizi…

Urca che roba 7 mesi fa su tio
e io ci lavoro per questi D/i/SGRAZ/IATI PER 4/so

vox_scriptum 7 mesi fa su tio
Risposta a Urca che roba
la mia solidarietà, purtroppo, viviamo in una società, di comandi e comandati…

sWiSs_PiRaTe 7 mesi fa su tio
Risposta a vox_scriptum
burattini e burattinati

Kai1979 7 mesi fa su tio
Una volta non sarà più la posta fisica il nome rimane?

Granzio 7 mesi fa su tio
Un classico Minchiaweisch

Panoramix il Druido 7 mesi fa su tio
Risposta a Granzio
È di Novazzano, genio!

Keope1963 7 mesi fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
Novazzano sud 😜

Kai1979 7 mesi fa su tio
E licenziare… dimenticavo

Kai1979 7 mesi fa su tio
Caro mio amico presidente sovrano cafone… forse tu non sai che la posta si chiama posta perché portava quella punto! La grande azienda è diventata una concorrente sleale , si quasi tutti i campi , quindi se hai quel bel situpendio e perché lo stato ha concesso a una azienda statale di fottersi il mercato… e farsi stipendioni a gratis …

W.Bernasconi 7 mesi fa su tio
Immagino la fatica a fare questa intervista.. avrà avuto la fronte imperlata di sudore ..

belaolga 7 mesi fa su tio
Cirillo-cassis....il buon vino ...prodotti Doc.......un bicchiere bello pieno di una bottiglia Svizzera quasi vuota

Galletti 64 7 mesi fa su tio
Che paragone del......, Signor Cirillo, sono le persone che lei denigra che le assicurano il suo super stipendio, quindi più rispetto per il personale al fronte.

Pocahontas 7 mesi fa su tio
Che gran c a f o n e !!! Se parla di perdite consegnando i giornali, perché non si decurta un pò lo stipendio??!! Non credo muoia di fame, anzi!! sentire certe cifre quando si fatica ad arrivare a fine mese è a dir poco offensivo!!

UtenteTio 7 mesi fa su tio
Altra azienda che aumenta, o meglio li aumenta per mangiare addoso al cliente con la scusa dei rincari, i prezzi, per dare di più ai Robin Hood, prendono ai poveri per darene di più ai già ricchi, come chi gira il Cantone a far chiudere gli uffici postali e chi dirige la baracca. Se mi dite che 800'000.- li prende un cardiochirurgo o un medico della REGA posso capire, ma chi comanda no di certo, non ho mai visto un manager salvare una vita!

Cregaz 7 mesi fa su tio
Magari se non vi impegnate così tanto a buttare giornali e pubblicità anche nella buca lettere dove c’è scritto niente pubblicità avreste più tempo

Voilà 7 mesi fa su tio
Quindi metà della giornata la passa a leggere i giornali... I direttori di posta, FFS e casse malati guadagnano il triplo di un consigliere federale, visto che, a quanto sembra, questi non si toccano, dite che dobbiamo aumentare lo stipendio ai consiglieri federali?

angelina 7 mesi fa su tio
arrogante
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