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«Attuato il trasferimento di elementi di disturbo da Chiasso» La SEM risponde all’ex sindaco Colombo: «Le varie misure messe in atto non hanno un effetto ottimale quando le persone aumentano di molto».
CHIASSO - «Insufficiente e insoddisfacente». Per l’ex sindaco di Chiasso Moreno Colombo, la lettera ricevuta dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) non risponde alle domande poste dalla petizione che, in tre giorni, ha raccolto 230 firme.
Nella missiva, firmata dal capo ambito direzionale Centri federali d'asilo Marcel Suter, viene espressa «piena condivisione per le comprensibili inquietudini riportate».Oltre a sottolineare «la stretta collaborazione con le forze di polizia cantonali e municipali», si citano, fra le misure prese, «l'aumento del personale di sicurezza interno e le pattuglie all'esterno dei centri di accoglienza».
Inoltre, sempre stando alla lettera, la SEM «ha autorizzato e attuato il trasferimento di elementi di disturbo da Chiasso, nei limiti dell'ammissibile, in altri centri nazionali». In conclusione, viene fatto notare che la Segreteria di Stato della migrazione «non ha poteri giudiziari o di polizia, che restano di esclusiva competenza dei cantoni». Infine, si sottolinea come «le varie misure messe in atto dalla SEM» non abbiano «un effetto ottimale quando il numero di persone raccolte aumenta in modo significativo».
Come scritto a inizio articolo, la risposta non ha soddisfatto il promotore della raccolta firme Colombo: «La Consigliera federale non accenna a una visita (la prima richiesta della petizione è chiara) a Chiasso, con il Governo ticinese e i Municipi del Basso Mendrisiotto». La volontà, quindi è non stoppare la raccolta, che continuerà fino al 30 agosto.
