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BELLINZONA«Sono russa e io gli ucraini li voglio aiutare»

12.07.23 - 09:07
Si chiama “Il Sole” ed è il progetto di pace messo in piedi da Veronika, 49enne originaria di Mosca.
Il Sole
«Sono russa e io gli ucraini li voglio aiutare»
Si chiama “Il Sole” ed è il progetto di pace messo in piedi da Veronika, 49enne originaria di Mosca.

BELLINZONA - Una donna russa in aiuto degli ucraini nella Svizzera italiana. È una bella favola quella del gruppo “Il Sole”, creato da Veronika C., 49 anni, originaria di Mosca e trapiantata a Bellinzona. È lei stessa a raccontarla con commozione. «Vedere degenerare questo conflitto per me è stato uno choc. Non potevo stare con le mani in mano. Russi e ucraini di base sono popoli amici».

Dagli eventi alla burocrazia – “Il Sole”, che è diventata un’associazione senza scopo di lucro, avrà anche un canale Youtube ed è sempre alla ricerca di nuovi volontari, raggruppa circa 1'600 persone di nazionalità ucraina. «Abbiamo diversi scopi. Prima di tutto vogliamo permettere alle persone scappate dalla guerra di partecipare a eventi culturali gratuiti. Così come ad attività sportive. Appuntamenti che hanno anche una funzione terapeutica. Così si vincono tristezza e depressione. Offriamo inoltre consulenza per quanto riguarda le questioni burocratiche, legate ai doveri di chi vive in Ticino e nel Moesano».

Gratitudine – Ma c’è un aspetto ancora più importante. «Gli ucraini accolti dalla Svizzera sono grati a questo Paese. Vogliono fare qualcosa per ricambiare. Ecco perché organizziamo attività di volontariato sparse su tutto il territorio. Ad esempio la pulizia delle montagne che abbiamo già svolto sul Generoso, nella zona di Airolo oppure nei pressi di Andermatt. Di recente diverse decine di ucraini hanno dato una mano allo svolgimento della Scenic Trail in Capriasca. Chi dal punto di vista sanitario, chi nella preparazione degli shake per i partecipanti».

Propaganda – Veronika è aiutata dal marito Francesco e dal figlio Sacha. Ricorda ancora le sensazioni provate alla fine di febbraio del 2022. «Quello che è capitato non era immaginabile per me. Così come non ho mai concepito la propaganda fatta in Occidente contro la Russia, che doveva per forza essere classificata come mostruosa. E viceversa quella fatta in Russia verso l’Occidente, definito come cattivo. Il mio cuore è spezzato, sogno la pace e basta. Sono di Mosca, ma mio padre ha origini ucraine, non concepisco la guerra».

Come si sta in Russia ora – La 49enne residente a Belllinzona ha ancora contatti con amici e parenti in Russia. «Sono sconvolta da come la società sia spaccata in due: c’è chi è contro la guerra e finisce in galera o è costretto a tacere, e poi c’è chi crede a tutto quello che dicono le autorità senza porsi domande. Quest’ultimo fenomeno accade soprattutto nelle zone periferiche dove c’è davvero un basso livello di istruzione e dove la vita è estremamente dura».

Quegli anziani ticinesi che raccontano… – “Il Sole”, simbolo unificante per le culture slave, tuttavia vuole annientare qualsiasi tipo di nazionalismo. «Qui in Ticino la conflittualità tra le due comunità non esiste e noi insistiamo nel rafforzare i legami tra ucraini e russi, più in generale anche tra ucraini e altre popolazioni presenti in Ticino. Gli ucraini, così come tutti gli abitanti dell'ex Unione sovietica, sono molto curiosi. Hanno perso una generazione durante la seconda guerra mondiale e per questo sono parecchio attratti nel vedere ticinesi doc di 90 anni esprimersi in maniera arzilla in dialetto e raccontare del passato. Prossimamente forse faremo del volontariato proprio con le persone anziane». 

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COMMENTI
 

TheQueen 9 mesi fa su tio
Bravissima, non tutti per fortuna (anzi la maggior parte, meno male) sono ottusi come qualche pecorone qui sul forum

leobm 9 mesi fa su tio
Una grande persona e vine fuori anche la verità su tutta questa tragica vicenda
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