Sfilata scatenata da Piazza del Sole fino a Piazza Governo. A seguire i discorsi di rito e poi spazio alla musica. Unia: «Una giornata che il Ticino ricorderà a lungo»
BELLINZONA - Il viola è stato il colore di questa giornata di sciopero nazionale tutta al femminile. E di viola si è tinta anche Bellinzona, con il corteo femminista partito alle 17 da Piazza del Sole fino a Piazza Governo.
Un successo strepitoso con una marea gioiosa e risoluta che ha mobilitato 10 mila persone. Donne, uomini, giovani, anziani uniti nel rivendicare la piena uguaglianza.
Rispetto, libertà, parità, dignità, lotta contro ogni forma di discriminazione a tutti i livelli: questi i messaggi principali trasmessi da Piazza Governo.
Messaggi chiari e diretti anche per dire che «indietro non si torna». Sul palco di Piazza Governo si sono alzate le voci di moltissime donne che hanno denunciato «il sistema patriarcale che vuole le donne sottomesse, docili e rinunciatarie».
Ma la marea viola, la marea di donne determinate e risolute si è detta pronta a travolgere ogni forma di oppressione, di razzismo, di omofobia, di esclusione, di controllo del corpo delle donne. Le donne hanno dichiarato di volere un mondo in cui il rispetto è al centro. «Rispetto del modo di vivere, rispetto del modo di pensare, rispetto del modo di amare».
Per il sindacato Unia Ticino e Moesa, che ha coordinato numerose azioni sui luoghi di lavoro e contribuito a far confluire nelle piazze lavoratrici, donne e uomini solidali, «siamo di fronte a uno dei più grandi movimenti sociali del Paese. Che il Ticino ricorderà per un pezzo».
Numerosissime le attività tenutesi da questa mattina e che si protrarranno anche in seguito al corteo. Alle 18, infatti, sono previsti i discorsi e la lettura delle risoluzioni ed in seguito, dalle 20 fino alle 22, si lascerà spazio alla musica con il concerto di Semilla e Lavinia Mancusi.