Denunciato il futuro poco roseo delle rendite pensionistiche di chi lavora negli uffici comunali. L'MPS chiama a raccolta i lavoratori con una serata informativa
BELLINZONA - In questi giorni i dipendenti della Città di Bellinzona hanno ricevuto una lettera da parte dell’MPS, nella quale il partito denuncia ancora una volta il preoccupante futuro della pensione dei dipendenti comunali, invitandoli pertanto a una riunione informativa che si terrà mercoledì 15 maggio alle 17.00 presso il Grottino Ticinese.
Nella lettera l’MPS si scaglia contro il Municipio di Bellilnzona ce nel 2017 liquidò il Fondo di Prepensionamento e di imporre un cambiamento di cassa pensione sostenendo l’impossibilità di fare altre scelte. «In realtà - spiega il partito - sotto sotto si è fatta avanti la possibilità di un grande risparmio per le casse comunali a scapito dei dipendenti. E a scadenza regolare arrivano cattive notizie sul futuro delle vostre future rendite pensionistiche».
Per l’MPS le informazioni date dal Municipio nell’estate 2017 «si sono rilevate per quello che erano: superficiali e non veritiere, basate su calcoli errati fatti con l’unico scopo di spingere i dipendenti comunali a votare sì, accettando il cambiamento di cassa. Ad urne aperte e per il timore di un voto negativo il Municipio ha giurato e spergiurato che avrebbe messo a disposizione i milioni necessari per garantire misure accompagnatorie per non penalizzare come dipendenti».
La lettera procede denunciando che le misure di accompagnamento ventilate dal Municipio si sarebbero rivelate errate e che i soldi per queste compensazioni li dovrà mettere il personale comunale. «Il Municipio - si legge nella lettera - vi ha inoltre nascosto la questione legata al tasso di copertura. Malgrado chiare e precise comunicazioni da parte della Cassa Pensione CPE, il Municipio non ha informato il personale che in cassa mancavano oltre 18 milioni di franchi. Milioni di cui il Municipio, a differenza degli altri comuni o enti pubblici affiliati alla CPE (Biasca, Ascona, AET, SES), non ha voluto farsi carico con la conseguenza che fino all’anno 2028 sugli averi di vecchiaia di ognuno di voi verranno accreditati solo metà degli interessi maturati, l’altra metà andrà a coprire i milioni che il Municipio non ha voluto sborsare. E per finire siete stati informati che le vostre rendite pensionistiche verranno ulteriormente ridotte di oltre il 10% a seguito dalla diminuzione del tasso di conversione». Per il MPS ce n’è abbastanza per definire la situazione inaccettabile e intervenire immediatamente.