Infermiere molestate dai degenti: l'allerta di sindacati e associazioni. L'Eoc: nessuna denuncia
CANTONE - Quando succede il contrario, scattano indagini e titoli di giornale. Le infermiere molestate da pazienti invece non fanno notizia, o non sporgono denuncia. Ma il fenomeno esiste.
Due su tre - Secondo un recente studio tedesco (ne abbiamo parlato settimana scorsa) due terzi delle infermiere riceverebbero “attenzioni sgradite” almeno una volta nella loro carriera. «Lo sappiamo tutte ma dobbiamo chiudere un occhio» conferma un'infermiera del Sopraceneri: «Non è certo piacevole».
Il sindacato - Anche il sindacato dei servizi pubblici e sociosanitari (Vpod-Ssp) ha suonato un campanello d'allarme sui social: «Si parla molto del personale sanitario che maltratta i degenti e mai dei casi opposti, che sono molto più diffusi» avverte il segretario del Vpod Raoul Ghisletta.
«Nessuna denuncia» - Diffusi quanto? Difficile dirlo. Negli ospedali pubblici ticinesi nessun episodio è mai sfociato in un procedimento penale, fanno sapere dall'Eoc. I casi sarebbero «rarissimi» ma non esistono numeri precisi.
Un corso ad hoc - Di diverso avviso l'Associazione svizzera degli infermieri, che ha organizzato per la prima volta in Ticino un corso sul tema: le iscrizioni - aperte agli addetti ai lavori - si sono chiuse in appena un mese. «Abbiamo registrato il tutto esaurito» spiegano dall'Asi. «L'argomento è molto sentito» secondo la presidente Luzia Mariani-Abächerli: «La gente però ha paura a parlarne, comprensibilmente».
«Lasciare una traccia» - Tra attenzioni più o meno sgradite e molestie – dai complimenti insistenti alle avances verbali, ai palpeggiamenti – il confine è labile. La raccomandazione è mantenere le distanze, nelle corsie d'ospedale come nella camere delle case anziani. «Ogni situazione che può accendere dei campanelli d'allarme viene riferita ai superiori e deve lasciare una traccia» spiega Stevens Crameri, direttore della residenza Caav di Mezzovico. «Questo vale per le molestie come per gli episodi di aggressività. Nel caso di persone anziane, sono per lo più dovuti a degenerazioni comportamentali e cognitive: gestirli è importante, fa parte del nostro mestiere».