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Nuovo rinvio del processo nei confronti del 45enne accusato di spionaggio economico, violazione del segreto bancario e riciclaggio di denaro
BELLINZONA - Nuovo rinvio del processo nei confronti dell'ex dipendente di UBS accusato dal Tribunale penale di Bellinzona (TPF) di aver venduto dati di clienti della banca al Land tedesco della Renania settentrionale-Vestfalia per un importo di 1,47 milioni di euro. Il 45enne non si è presentato neppure questa mattina. L'udienza è sospesa fino al pomeriggio.
Anche un testimone, che era stato convocato oggi, non si è presentato. Il tribunale spera di trovare ancora oggi i due assenti.
Secondo quanto indicato nell'atto d'accusa del Ministero pubblico della Confederazione, l'ex bancario, nell'estate del 2012, avrebbe consegnato i dati di almeno 233 persone.
Nei confronti del 45enne vengono ipotizzati i reati di spionaggio economico, violazione del segreto bancario e riciclaggio di denaro. Durante una perquisizione domiciliare a casa dell'imputato sono inoltre state trovate munizioni: è quindi accusato anche di detenzione illegale di munizioni.
Secondo il Ministero pubblico, l'uomo avrebbe raccolto i dati consegnati alla Germania sul suo posto di lavoro, tra il dicembre del 2005 e l'autunno 2012. Sulla base delle informazioni ricevute, le autorità tedesche hanno poi effettuato in Germania perquisizioni domiciliari e indagini a partire dalla metà di novembre del 2012.
Con i soldi ottenuti dallo stato tedesco l'ex bancario avrebbe acquistato una casa a Maiorca, che avrebbe poi rivenduto un anno dopo. Secondo l'atto d'accusa scopo di questa operazione era di nascondere l'origine del denaro.
