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CANTONEFoa: «Non sono Belzebù, io rispetto tutti»

29.07.18 - 10:26
Il giornalista si difende da chi non lo vuole alla presidenza della Rai: «Sono il tipo più pacioso del mondo, non sono abituato a offendere nessuno»
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Foa: «Non sono Belzebù, io rispetto tutti»
Il giornalista si difende da chi non lo vuole alla presidenza della Rai: «Sono il tipo più pacioso del mondo, non sono abituato a offendere nessuno»

LUGANO  - «Gli attacchi fanno parte del gioco», dice in un colloquio con il Messaggero Marcello Foa, il giornalista finora amministratore delegato del gruppo Corriere del Ticino, indicato come presidente della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia Rai, ma «io non ho chiesto nulla, non sono uno che briga, non ho mai frequentato un Palazzo».

«Sono ancora stupito che abbiano pensato, all'unanimità, di fare il mio nome», racconta dalla Grecia dove è in vacanza: «Lo sa come ho appreso la notizia? Ero in mezzo al mare, giovedì scorso. Il telefono prendeva e non prendeva. A un certo punto riesco a parlare. Pronto? Qui è la Batteria del Viminale, dice una voce da Roma e aggiunge: la stanno cercando tutti. Tutti chi?. Poi spiega di aver parlato con il presidente del Consiglio, che gli ha detto della sua indicazione da parte del governo».

Agli attacchi replica dicendo: «Mi descrivono come Belzebù, evidentemente non mi conoscono. Sono il tipo più pacioso del mondo, un giornalista corretto, non sono abituato a offendere nessuno. Tantomeno le istituzioni», «si sta facendo un gran baccano. Ma non ci saranno problemi».

«Vorrei rinnovare la Rai e riportarla al suo vecchio splendore», dice. E ancora: «Ho sempre ammesso di essere soprattutto un giornalista, di avere questa meravigliosa professione nel sangue, e d'ora in poi questa mia passione verrà esercitata ancora di più, ma per permettere ai colleghi della Rai di lavorare nel migliore dei modi».

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