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SVIZZERA«La salute non è un business»

30.10.23 - 16:41
La presa di posizione del PS svizzero sull'incremento dei costi della sanità: «Stop alle fregature a spese degli assicurati».
TiPress
Fonte PS svizzero
«La salute non è un business»
La presa di posizione del PS svizzero sull'incremento dei costi della sanità: «Stop alle fregature a spese degli assicurati».

BERNA - L’annuncio di nuovi aumenti dei premi della cassa malati continua a suscitare le reazioni dei diversi partiti politici. «I premi stanno esplodendo, mentre i produttori di dispositivi medici intascano miliardi a spese degli assicurati. Questa fregatura del sistema sanitario deve essere fermata. L'UDC e il PLR si sono finora rifiutati di intervenire o anche solo di prendere in considerazione la questione», ha spiegato attraverso un comunicato stampa il PS svizzero. Il partito socialista chiede un acquisto controllato e centralizzato dei prodotti medici per contrastare il potere delle multinazionali del settore e una completa trasparenza dei prezzi.

«Molte famiglie possono a malapena permettersi i premi delle casse malati, mentre i produttori di dispositivi medici intascano miliardi. Eppure l'UDC e il PLR non pensano che sia necessario creare trasparenza e fermare questa fregatura a spese degli assicurati», afferma la co-presidente Mattea Meyer. Come rivela una ricerca del Tagesanzeiger, in Svizzera gli ospedali pagano importi diversi per un dispositivo medico. Ad esempio, un pacemaker costa 12’900 franchi nel Canton Ticino, mentre lo stesso prodotto è disponibile nel Canton Soletta a partire da 2’200 franchi (TagesAnzeiger). Tuttavia, la ricerca mostra solo la punta dell'iceberg: si può presumere che tali assurde differenze di prezzo esistano anche per numerosi altri prodotti medici.

Nell'attuale legislatura, in particolare il PLR e l’UDC si sono rifiutate di creare maggiore trasparenza nel sistema sanitario. Ciò avrebbe permesso alle assicurazioni e all'Ufficio federale della sanità pubblica di scoprire quanto sono alti i prezzi dei singoli prodotti e di esercitare maggiori pressioni per ottenere prezzi più bassi. «La salute non è un business! Bisogna porre fine ai profitti a spese degli assicurati. Ora più che mai è necessaria una maggiore trasparenza e un acquisto controllato e centralizzato dei prodotti medici. Inoltre, dovrebbero essere vietati i pagamenti kickback», afferma il Consigliere nazionale del PS Pierre-Yves Maillard. Inoltre, abbiamo bisogno di registri pubblici dei prodotti medici e del loro utilizzo: «Deve essere chiaro quanto costa un prodotto e quanto spesso viene utilizzato in quale ospedale».

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COMMENTI
 

Meck1970 6 mesi fa su tio
Forza cari politici, stiamo aspettando un rimedio concreto che venga attuato e che produca effetti tangibili... non solo bla...bla...bla.....

Evry 6 mesi fa su tio
Risposta a Meck1970
Merck1970, purtroppo saranno sempre Bla Bla perchè loro.. sono sponsorizzati dalla Ass CM,

Princi 6 mesi fa su tio
comanda tutto il DIO soldo , alle case farmaceutiche non frega niente se i nostri vecchi SVIZZERI non hanno le loro compresse

Aaahhh 6 mesi fa su tio
Tutte domande giuste ma poi la ricetta ps semplicisticamente e ideologicamente solo quella di far pagare gli altri

Dan1962 6 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Siamo curati male in oltre

Tracy 6 mesi fa su tio
La salute non è un business, ma tutto è niente senza il business🤣🤣🤣

80vins 6 mesi fa su tio
Ci fregano davanti e dietro...cassa malati unica nazionale, basta ingrassare le assicurazioni e derivati

ajeje 6 mesi fa su tio
Come no, infatti i lobbisti da dicembre (purtoppo) aumenteranno.

WhatwrongCH 6 mesi fa su tio
Mattea Meyer…. Il tuo partito crea una spesa sanitaria, dovuta all‘asilo, di minimo 3 Miliardi e poi vi lamentate? Incoerenti

Tirasass 6 mesi fa su tio
Risposta a WhatwrongCH
L'asilo è un diritto universale. La vita vale più dei soldi, a mio avviso. Credi davvero alle fandonie che i costi della cassa malati salgono a causa degli asilanti perché anche loro costano? Anche le strade costano, potremmo diminuire gli investimenti... ah no che poi i magnamagna si lamenterebbero (=perdita di voti), anche l'esercito costa... sono tutti altri budget che non c'entrano con la cassa malati. Dietro la sanità c'è un gran business, sopratutto dei privati, per quello che udc-plr non vogliono trasparenza (=perdita di voti e di potere)

Se7en 6 mesi fa su tio
* su tutta la ….

Tirasass 6 mesi fa su tio
Che udc e plr stessero dalla parte delle grandi economie non è una novità. Ma li votiamo sempre e comunque. Il primo cambiamento sta nel nostro modo di pensare

Se7en 6 mesi fa su tio
😳🙄…. Ad esempio, un pacemaker costa 12’900 franchi nel Canton Ticino, mentre lo stesso prodotto è disponibile nel Canton Soletta a partire da 2’200 franchi?? 😮‍💨 mettete in galera questa gente, se questo non è un furto legalizzato ditemi voi cos’è!? Chissà quante altre situazioni del genere ci sono nella sanità del Canton Ticino…, uno schifo di tutta la linea, compresi quegli “pseudo” partiti che remano contro, come nel caso specifico, il partito PLR snob con la puzza sotto il naso e l’UDC che predica bene e razzolano malissimo, costruiscono slogan a non finire per delle cose spesso futili e per un serio e grosso problema dei premi di CM, remano contro per puro interesse…! Premetto che sono apartitico ma è proprio vero che ci sono persone che meritano solo …….! Questi sono solo dei fenomeni da 🎪 e stanno tirando troppo la corda ai cittadini…, poi quando si spezzerà, chiamate aiuto! I d i o t i strapagati ..!

Lele71 6 mesi fa su tio
Come già detto: vuoi fare il politico, non puoi fare parte di consigli di amministrazione o lobbies!!!! Io non sono di sinistra ma bravo ps!!!

Tracy 6 mesi fa su tio
Bene, qualcuno si sta svegliando, era ora, '' La salute non è un business '' Bisogna porre fine ai profitti a spese degli assicurati. TRASPARENZA SIGNORI, TRASPARENZA ed è un pezzo che manca la trasparenza. Svegliatevi prima che siamo tutti seppelliti dalle bollette della vergogna.
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