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SVIZZERALa pubblicità in buca non tira più, tagli e riduzioni della Posta toccano 3'855 dipendenti

25.10.23 - 11:36
DMC, di proprietà della Gigante Giallo, sopprime formalmente 422 posti a tempo pieno. In Ticino il servizio impiega 191 persone.
Ti Press archivio
La pubblicità in buca non tira più, tagli e riduzioni della Posta toccano 3'855 dipendenti
DMC, di proprietà della Gigante Giallo, sopprime formalmente 422 posti a tempo pieno. In Ticino il servizio impiega 191 persone.

BERNA - Sono 3'855 dipendenti della Direct Mail Company (DMC), società affiliata della Posta che si occupa dell'invio di pubblicità cartacee, interessate da una serie di tagli voluti per ridurre i costi di un'attività in rapido declino. In totale si parla della soppressione di 442 posti a tempo pieno.

Ad annunciarlo, questa mattina, la Posta con un comunicato stampa in cui spiega che la motivazione è riconducibile «al calo dei volumi di volantini e pubblicità cartacei consegnati, dovuto alla crescente digitalizzazione».

«Il venir meno di questi contratti e il costante calo del numero di invii pubblicitari cartacei fanno sì che la nostra organizzazione di recapito possa essere gestita solo in perdita», ha affermato Daniel Truttmann, Ceo di DMC nella nota. Inoltre, anche l’introduzione dei nuovi salari minimi regionali e l’aumento dei costi, dovuto al rincaro, che si registra soprattutto nel settore energetico, hanno ripercussioni negative.

Come spiega Truttmann: «Negli ultimi anni abbiamo fatto tanto per incrementare la nostra efficienza, riducendo ad esempio i giorni di recapito e accorpando tra loro diverse sedi. Tuttavia, non potendo accorciare i giri di distribuzione, nel lungo periodo la nostra attività di recapito rimarrebbe purtroppo deficitaria».

Avviata la procedura di consultazione

I risultati della procedura di consultazione, non lasciano spazio che alla chiusura della organizzazione di recapito con effettivo dal 1° giugno 2024 e affidare alla Posta l’attività di recapito degli invii. Dal canto suo, la Posta sta verificando quali adeguamenti organizzativi sarebbero necessari per continuare a recapitare i mezzi pubblicitari dei clienti di DMC in modo affidabile.

L'azienda che si occupa di recapitare volantini e opuscoli, a 1,6 milioni di economie domestiche in Svizzera, ha sede centrale a Basilea, e conta complessivamente 4'059 dipendenti, di cui 3'486 in Svizzera tedesca, 382 in Svizzera romanda e 191 in Ticino.

La reazione dei sindacati

Non sono tardate le reazioni dei sindacati transfair e syndicom che chiedono a gran voce la salvaguardia dei posti di lavoro e l'assunzione di piena responsabilità nei confronti dei collaboratori alla Posta.

«L'azienda - scrive transfair - ci ha informato che la procedura di consultazione durerà fino al 13 novembre 2023. Il sindacato è profondamente colpito da questa situazione e chiede che le persone interessate rimangano nel gruppo Posta. Il sindacato è al fianco dei suoi membri e li sostiene da vicino».

Per Transfair la priorità assoluta è che ai dipendenti «venga offerto un posto di lavoro all'interno del gruppo Posta». E chiede di negoziare un piano sociale adeguato alla gravità della situazione.

Sulla stessa linea syndicom, secondo cui la Posta - proprietaria al 100% dell'azienda - «ha il dovere di adempiere pienamente alla sua grande responsabilità sociale nei confronti delle e dei dipendenti della DMC». 

«Ci aspettiamo che sottoponga a tutti gli interessati un'offerta di lavoro all'interno del Gruppo. Per coloro che non vogliono o non possono accettare tale offerta, ci aspettiamo un piano sociale con una sostanziosa indennità di buonuscita», ha affermato Manuel Wyss, responsabile del settore Logistica di syndicom.

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COMMENTI
 

UtenteTio 6 mesi fa su tio
Il servizio distribuzione era balzato alla cronaca di Patti Chiari tempo fa, visto che fare questo "lavoro" si prendono 50.- a giro sia che dura 10 minuti o 3 ore, ed uno dei portatori è pure stato licenziato perché ha scoperchiato il vaso. Tutto serve al caro Cirillo per depistare i suoi inciuci ed intrallazzi, come quello di eliminare tutti gli uffici postali (la signora incaricata ci gongola nel farli chiudere), come fregarsene dei cittadini che ricevono la posta e giornali dopo le 12:00, già bello che non mette in piedi un ufficio che apre e legge le lettere e poi te le manda scannerizzate, così elimina un ulteriore servizio pubblico.

El Lobo loco 6 mesi fa su tio
Risposta a UtenteTio
È proprio ciò che vuole fare!

El Lobo loco 6 mesi fa su tio
Qualcuno sarebbe d'accordo di raccogliere le firme per fare destituire questo distruttore della Posta Svizzera che vorrebbe tra l'altro eliminare perfino i nostri postini ?

El Lobo loco 6 mesi fa su tio
Vi ricordo che la DMC, per la quale lavoro anch'io, è di proprietà della Posta, per cui grazie di cuore, Cirillo !

sWiSs_PiRaTe 6 mesi fa su tio
Io non la ricevo praticamente più e senza neanche aver messo l'adesivo sulla bucalettere, semplicemente mi sono iscritto alla Lista Robinson Svizzera (cerca su google se ti interessa, il sito è in francese).

fugu 6 mesi fa su tio
Nel 2023 c'è ancora chi ama ricevere pubblicità cartacea... Basta andare sui siti internet, per esempio quello di un grande distributore tedesco, per vedere le promozioni delle prossime settimane. Non sono ecologista fanatico, ma effettivamente tutta questa carta inutile è uno spreco di risorse, il cui costo si ripercuote per forza sui prezzi di acquisto in negozio. E come dice un lettore qui sotto, la scelta di non ricevere pubblicità non è sempre rispettata.

curiuus 6 mesi fa su tio
Forse finirà finalmente questa distribuzione (organizzata dalla nostra posta) di pubblicità indesiderata... 👿👿👿

Meck1970 6 mesi fa su tio
Non vogliamo così tanta pubblicità nella nostra buca delle lettere. La mettono anche quando c'è il cartellino che segnala che non la vogliamo.

abtdnn 6 mesi fa su tio
Risposta a Meck1970
La Posta non recapita la pubblicità quando c'è l'adesivo che chiede di non metterla... purtroppo ci sono altre ditte private (non della Posta) che se ne fregano altamente ed imbucano lo stesso...

F/A-19 6 mesi fa su tio
Risposta a abtdnn
Anche la posta imbuca malgrado l’adesivo, lo fanno per far vedere che il servizio funziona ma non è così, io per esempio prendo la pubblicità che passa dalla buca lettere direttamente nella carta da riciclare, e sono montagne di carta! Una valanga di spreco che finalmente verrà eliminato, anche perché la pubblicità spesso è ingannevole, illusoria e spinge all’eccesso di consumo peraltro non necessario, a volte è una vera e propria truffa, vedi per esempio quella degli artigiani di qualità dove invece è stato ben dimostrato che cinesi lavorano anche di notte per pochi euri all’ora ad assemblare mobilia di poca qualità.

OrsoTI 6 mesi fa su tio
I sindacati sono sempre bravi a fare i conti con il cul….. degli altri. Pretendono di salvaguardare posti di lavoro. Si con i soldi degli altri. Perche non se li assumono loro? E no troppo bello fare sempre sceneggiate e scioperi:)

Paolin’ 6 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Guarda, non è che io sia un gran fanatico dei sindacalisti, però è importante che ci siano (che tra l’altro, l’anti-sindacalismo è una prerogativa del fascismo). Però, a guardare al di là del proprio naso, si deve pur riconoscere che questi 422 neo-disoccupati qualcuno dovrà mantenerli. Che sia a lungo o a corto termine, o che percepisca rendite AVS anticipate. Quindi tutti pronti a ragliare contro i sindacati, e poi giù un po’ di critiche ai mantenuti. Alla fine resta una conseguenza del capitalismo: una continua lotta tra poveri.

F/A-19 6 mesi fa su tio
Risposta a Paolin’
Sistema sicuramente da migliorare ma l’alternativa cos’è? Comunismo? Che la vita è una lotta ed un sacrificio deve essere ben chiaro a tutti, chi non si adegua ha già perso.

Paolin’ 6 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Il comunismo non è il contrario di “destra”, di “fascismo”, né di “capitalismo”. Non è nemmeno sinonimo di “sindacalismo”. La soluzione giusta io non ce l’ho (alla fine sono sempre leghisti, UDC e fascistelli vari ad avere sempre la soluzione facile in tasca). Il capitalismo porta a diseguaglianze sociali, a sovrapproduzione, sprechi ed alimenta il surriscaldamento climatico. Inoltre, vanifica la democrazia, perché alla fine a fare il potere politico sono sempre gli interessi economici. Il sacrificio per la sopravvivenza che porti avanti nel tuo discorso, è quasi puramente economico. Se non esistesse il capitalismo, non esisterebbe questo tipo di sacrificio. Oggi si sacrificano famiglia, tempo libero, svago e amici per portare a casa di che pagare un affitto. In ambito economico, tutto cresce tranne il nostro potere di acquisto. Perché il capitalismo serve ad arricchire la classe più alta, a scapito di tutte le altre. Pensare di poter un giorno vivere meglio grazie al capitalismo è un’illusione. Addirittura, la propaganda liberista del dopo guerra, è riuscita a convincerci che il capitalismo è una contrapposizione a regimi vari ed equivale a libertà, ma poi la libertà muore ogni sera, quando si torna a casa dal lavoro e ci si rende conto a cosa è ridotta la nostra vita. Forse un’alternativa la si troverebbe se tutti affrontassero il problema con spirito critico, che purtroppo è difficile creare quando si cresce in un sistema scolastico che istruisce ma non educa. Insomma, penso che le basi partano lì, dalla scuola.

Ala 6 mesi fa su tio
vien da dire era ora! spiace per i dipendenti ma il servizio è solo disturbante e a zero utilità.
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