Parla la moglie del killer canino di Aarau, che si trova ancora in carcere. I vicini: «La loro una situazione critica, ma le autorità sapevano».
AARAU - Si trova in prigione da sabato un cittadino portoghese residente nel canton Argovia per aver affogato i suoi due cagnolini nell'Aare non lontano da Aarburg (AG). L'uomo è uscito di casa con gli animali, ha legato dei pesi ai loro collari, e li ha gettati nelle acque. Un passante, in seguito, ne ha avvistato le carcasse nel letto del fiume. Gli inquirenti ci hanno poi messo poco a rintracciare il responsabile.
Sua moglie, che si definisce causa scatenante del piccolo grande dramma, è inconsolabile: «È ingiusto che sia ancora rinchiuso in cella e la polizia non lo lasci tornare a casa», racconta a 20 Minuten.
La donna (32 anni), anche lei portoghese e incinta di 5 mesi, continuava a lamentarsi con forza con il consorte (36 anni) degli animali perché puzzavano e sporcavano costantemente. «È colpa mia se l'ha fatto, abbiamo tentato più volte di darli via ma non ci siamo riusciti».
Lo stress in casa era arrivato a livelli stellari e, alla fine, lui ha deciso per il gesto estremo: «È tornato a casa e ha detto che era tutto sistemato, io gli ho chiesto: "Dove sono i cani?" e lui mi ha risposto: "Non lo vuoi sapere". È un uomo di buon cuore, se non fosse stato per me non lo avrebbe mai fatto».
I vicini sono scioccati dalla vicenda, ma non sorpresi: «Abbaiavano e ululavano tutto il giorno», racconta uno di loro, «lo abbiamo segnalato più volte alle autorità, se qualcuno avesse fatto qualcosa non saremmo arrivati a questo». Un altro dirimpettaio rincalza: «Ho chiamato più volte l'Ufficio del veterinario cantonale, è impossibile che non sapessero della situazione. Mi sono offerto di portarglieli fuori io, ma mi hanno sempre detto di no».
«Ho bisogno di lui, dipendo da lui», rincalza la moglie, «quando vado in ospedale per i controlli deve accompagnarmi mio figlio di 13 anni. Ma queste cose alla polizia non interessano».