Stojkovic fa lo gnorri: «Cosa è successo a fine partita? Non lo so»
«Presi tre gol stupidi e a quel punto tutto è andato a rotoli».
DOHA - “Delusione”, “disfatta” e “disastro” sono solo alcune delle parole usate dai media serbi per definire la spedizione delle Aquile Bianche ai Mondiali. Una selezione arrivata in Qatar sognando di poter lasciare il segno, non ha infatti praticamente mai convinto, chiudendo il girone - duro - con appena un punto conquistato. Peggio ancora, lo ha fatto dopo tre partite giocate senza troppo ordine né le giuste idee, nelle quali un minimo di solidità difensiva non si è vista.
Ad alleggerire la situazione ci ha - ovviamente - provato Dragan Stojkovic il quale, già criticato dopo le sfide a Brasile e Camerun, è finito nell’occhio del ciclone per la gestione di moduli e cambi nell’incrocio con la Nati.
«Io vorrei semplicemente congratularmi con la Svizzera per la sua vittoria, che è stata meritata - ha spiegato il 57enne “Pixi” ai media del suo Paese - Noi non siamo ovviamente soddisfatti ma considerando tutti i problemi avuti, tenendo conto degli infortuni di alcuni tra i giocatori chiave, non avremmo potuto fare meglio. I ragazzi hanno lottato, hanno dato il massimo, ma non è bastato».
Al selezionatore serbo è stato poi chiesto delle scintille di fine partita. Lui, sornione, ha preferito gettare acqua sul fuoco. «Dovete chiedere ai giocatori, forse loro possono dirlo, io non so cosa sia realmente successo. C'era tensione, ma non so da cosa tutto sia partito».
Meno diplomatico è stato Strahinja Pavlovic, che ha spiegato con lucidità la sconfitta. «Cosa è successo? Semplice - ha raccontato il 21enne difensore - quella svizzera è una squadra esperta che difende bene. Noi abbiamo avuto fretta, non siamo stati calmi… alla fine abbiamo lasciato troppi spazi, difeso male e preso tre gol stupidi. E a quel punto tutto è andato a rotoli».
Dello stesso tenore sono state le dichiarazioni della bandiera Dusan Tadic. «Prima della sfida eravamo sereni: non ci siamo fatti condizionare dalle emozioni - ha sottolineato il centrocampista dell’Ajax - Abbiamo fatto quanto preparato ma poi quelle reti… I gol subiti a fine primo tempo e a inizio ripresa… È stato come se ci avessero sparato alle gambe. Sono emotivamente a pezzi, tutti lo siamo. Abbiamo dato tutto perché davvero volevamo gli ottavi di finale».