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CICLISMO«Non possiamo continuare così»

05.04.24 - 16:27
La terribile caduta di ieri al Giro dei Paesi Baschi sta facendo molto discutere
Imago
«Non possiamo continuare così»
La terribile caduta di ieri al Giro dei Paesi Baschi sta facendo molto discutere
Thierry Gouvenou - direttore della Parigi-Roubaix - e Pascal Chanteur (presidente del sindacato francese dei corridori) si interrogano
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BILBAO - Dopo la terribile e spaventosa caduta di ieri al Giro dei Paesi Baschi, che ha coinvolto diversi ciclisti fra cui Jonas Vingegaard, il tema della sicurezza nel ciclismo è tornato di stretta attualità. Se azzerare i pericoli è impossibile, qualcosa si può fare per attenuare i rischi dei corridori?

Thierry Gouvenou, direttore della Parigi-Roubaix, si è espresso così a L'Equipe... «Abbiamo allertato tutti da mesi. I vertici delle varie gare e dei Giri hanno organizzato tantissime cose. Malgrado ciò, vediamo che le cadute non fanno che aumentare. Bisogna quindi rendersi conto che non sono dovute solo al percorso... Sono dovute anche all'elevata velocità: le discese nei passi si effettuano a oltre 100 km/h...».

Anche Pascal Chanteur, presidente del sindacato francese dei corridori, chiede interventi mirati: «Non possiamo continuare così. Dovremmo aspettare finché non ci sarà un altro morto? Coinvolgerò le squadre, che sono dei datori di lavoro e che quindi hanno la responsabilità dei propri dipendenti. La Visma ha perso Vingegaard per qualche settimana, ma poteva accadere due settimane prima del Tour de France. Per loro è una tragedia ma poteva andare anche peggio. Servono proposte chiare...».

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COMMENTI
 

JoeBlack 3 sett fa su tio
Il problema delle cadute ci sarà sempre, sicuramente in discesa i rischi sono maggiori a causa delle velocità elevate. Si può fare molto per migliorare la sicurezza ma bisogna anche rendersi conto che é impensabile proteggere tutto il percorso di gara, il rischio 0 non ci sarà mai. Sono corridori professionisti e sanno quali sono i limiti. Mi ricordo una tappa dove il contachilometri della moto che seguiva il corridore segnava 80Km/h e se avesse preso un sassolino su una ruota.... lascio a voi immaginare le conseguenze.

Koblet69 3 sett fa su tio
la realtà è che tutti voglio sempre andate oltre il limite e si cerca di toccare i freni il meno possibile; se una curva si può affrontare a 60 km/h ci si butta dentro a 65 km/h. Evenepoel ha detto che al momento della caduta il suo computerino segnava 78 km/h.....

cle72 3 sett fa su tio
Vedere il luogo dove sono caduti e i NON ripari davanti a rocce e ad un canale per l'acqua è da criminali!!! Se ci fosse scappato il morto, i responsabili della corsa erano da portare davanti ad un giudice. Cosa che sarebbe opportuna comunque. Una follia, un arma sul lato della strada. Auguri a tutti i ciclisti coinvolti.

Oliver 3 sett fa su tio
Se non sbaglio il morto c'è già stato, per la forte velocità a scendere da una nota strada Engadinese.
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