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MARCO PROFETALa regola dei segni vale anche in politica.

08.11.23 - 21:50
Marco Profeta, Presidente dei Giovani del Centro Ticino
Ti Press archivio
Fonte Giovani del Centro
La regola dei segni vale anche in politica.
Marco Profeta, Presidente dei Giovani del Centro Ticino

La polarizzazione politica è un fenomeno sempre più diffuso in Svizzera, che tende a dividere la società in due fazioni contrapposte. Questo fenomeno può avere un impatto negativo sull'efficacia dell'azione politica, rendendo difficile il raggiungimento di compromessi e la promozione di politiche che soddisfino le esigenze di tutti i cittadini. In questo contesto, la figura di un Consigliere agli Stati proveniente dall'area di Centro assume un'importanza cruciale.
Per comprendere meglio la necessità di tornare ad avere almeno un rappresentante ticinese dell’area moderata alla Camera alta, possiamo fare un semplice paragone con i numeri positivi e negativi. Immaginiamo che la politica svizzera sia rappresentata da un sistema di coordinate, in cui il centro rappresenta il punto neutro, quello verso cui convergono soluzioni e compromessi, mentre i numeri positivi e negativi sono rappresentati dagli estremi politici presenti nell’Assemblea federale.
Quando il dibattito politico è dominato da estremismi e polarizzazione, è come se il paese si spostasse sempre più lontano dal punto neutro verso estremi opposti. Questo può portare a una infruttuosa alternanza di prese di posizione ideologiche, che annulla la possibilità di trovare compromessi politici, creando instabilità e incertezza. Inoltre, le politiche estremiste spesso non tengono conto delle esigenze e dei punti di vista di una parte significativa della popolazione, portando a divisioni sociali e malcontento. Ne sono prova evidente il blocco dell’autostrada A2 da parte di alcuni attivisti climatici, oppure gli striscioni con slogan xenofobi appesi il mese scorso da alcuni militanti di destra sulla facciata di Castelgrande.
Come Giovani del Centro Ticino crediamo sia necessario riportare in Consiglio degli Stati un ticinese che sia considerato un “Brückenbauer”, un “costruttore di ponti”: una persona che riesca a trovare compromessi, ma soprattutto che sia in grado di sensibilizzare e coinvolgere efficacemente gli altri senatori riguardo le problematiche vissute dalla popolazione ticinese.
Dopo quattro anni, siamo stufi di essere rappresentati da due senatori che per la stragrande maggioranza delle volte prendono posizioni opposte, rendendo pressoché nulla la voce del Ticino al Consiglio degli Stati. Pretendiamo dei rappresentanti che siano responsabili delle loro scelte e che abbiano rispetto del mandato quadriennale che è stato loro concesso dalla popolazione. Per questo e altri motivi, possiamo soltanto sostenere con convinzione Fabio Regazzi in Consiglio degli Stati, consapevoli che saprà essere il giusto costruttore di ponti tra noi e il resto della Svizzera.

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COMMENTI
 

Emmeemme 5 mesi fa su tio
Forza Fabio Regazzi!
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