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FILIPPO CONTARINIDi Colombo e di pragmatismo a sinistra

30.07.23 - 09:15
Filippo Contarini, teorico del diritto.
Foto TiPress
Di Colombo e di pragmatismo a sinistra
Filippo Contarini, teorico del diritto.

Leggo in questi giorni Donatello Poggi dare del frivolo a Cristoforo Colombo (qui su tio: https://www.tio.ch/rubriche/ospite/1685719/federali-pragmatismo-di-destra-e-confusione-a-sinistra). Che è un po' come il bue che dà del cornuto all'asino. Il Poggi scomoda persino Winston Churchill per farci la morale, bontà sua.

Per rimanere in metafora: di tutte le colpe che aveva Colombo, proprio non si può dire che non fosse ostinato come un mulo. L'idea di «buscar el Levante per Ponente» era di quelle pruriginose. Il tizio era figlio del suo tempo: religione, credenze varie e scienza si mischiavano. Ma leggeva. L’élite sapeva che la Terra è rotonda, anche il Papa umanista ne accennava.

La spinta decisiva era però stata data dai geografi greci arrivati in Italia con la crisi di Costantinopoli di metà Quattrocento. Quella truppa di esuli dal sud poi con i suoi libri cambiò la Storia d’Europa (il College de France nasce sull’insegnamento del greco).
Ostinato come un mulo, Colombo decide che si deve partire. Gli dan del pazzo. Il Consiglio del Re del Portogallo spiega che i calcoli non funzionano. Colombo rimane della sua idea. Navigatore, mercante, conosce le isole atlantiche (altri tempi, si pensava pure che ci fosse Antilla, da qualche parte), ma soprattutto conosce i venti – ed è in contatto coi geografi.

Ritrovare il Catai e il Cippango (Marco Polo chiamava così Cina e Giappone) andando da ovest, invece che spararsi Africa, Arabia, India e Molucche (Dias aveva appena doppiato il Capo): l’idea continua a ronzargli in testa. Taci, taci!
Colombo cerca agganci. Alla fine Isabella e Ferdinando, si sussurra con l’intervento di amanti varie, gli diedero retta. Direte: beh per mettere su la spedizione lo avran coperto di soldi. Macché. Gli han dato ‘na milionata di franchi al valore di oggi – per una caracca, due caravalle anguste e una novantina di uomini. L’intero budget basta a malapena per dare quattro mesi di salario a manodopera operaia sottopagata. Ma loro son stati via 7 mesi, e c’erano ancora da pagare il noleggio delle navi e i viveri! Per dire: il budget di Alinghi nel 2010 era di 100 milioni… e non andavano in Cina senza che nessuno lo avesse fatto prima di loro!

Ebbene: sottofinanziato e con l’opposizione di Camerlenghi vari, il Nostro asino parte. E cosa si trova alla fine del viaggio? Il Catai! Il Cippango! Ovviamente noi sappiamo che non era vero: era l’America. Ma lui non lo sapeva. Ebbene sì: serendipità. Cercando, trova per caso una cosa che non cercava. Ma che cercasse, caro Poggi, era giusto, giustissimo! Dobbiam veramente condannarlo per quella ostinazione, riporlo nell’angolo dei frivoli della Storia, assieme a scope e stracci vecchi?

Su quel viaggio possiamo dire tante cose. Possiamo dire che è figlio della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani (in realtà con tecnologia ungherese e comunque arrivando da ovest); possiamo dire che è figlio della Bolla papale predatrice Romanum Pontifex; possiamo dire che è espressione di un’economia sempre più finanziarizzata che emerge nel 15° secolo; possiamo dire che ha iniziato la storia della deportazione schiavista europea in America; possiamo dire che ha inaugurato lo sterminio dei popoli americani.

Tante cose possiamo dire. Ma non possiamo dire che Colombo fosse un coglione. Quando Colombo si mise contro tutto e tutti stava dando retta a chi gli diceva che sì, la terra è tonda – e lo spiegava matematicamente! Non è essere frivoli. Provarci non è un demerito, ma è capacità di fare i conti con la realtà. Almeno provarci! Donatello Poggi descrive Cristoforo Colombo – e assieme a lui tutta la sinistra ambientalista oggi – come una truppa di frivoli.

Gentaglia che non saprebbe quel che fa. La sua soluzione: chiudere gli occhi, chiudere le frontiere. Camerlengo de noartri.
Ora, di critiche se ne possono sempre fare, sappiamo che i sinistri son bravissimi a fare i Tafazzi. Ma per l’amor del cielo: che la critica arrivi da uno che si è messo a tavola con la destra più becera e capitalista, questo fa rivoltare le budella. 

Guardiamo i fatti. Sono i sinistri che da anni dicono che state impoverendo il tessuto sociale – ma Poggi continua a sostenere gli amichetti suoi, che si chiedono come mai il popolo non mangia brioches se non c’è più pane (Poggi che dice di fare il partito dei pensionati, ma ci pensa a quanti pensionati vivono all’estero perché la Svizzera è ormai troppo cara? Ebbene, è la sinistra a dare proposte decenti su questi temi, non gli amichetti suoi, che dan la colpa ai pensionati se non han risparmiato abbastanza).

Sono anni che diciamo che la migrazione va accompagnata con corridoi umanitari e politiche di integrazione e non semplicemente rifiutata chiudendo gli occhi e mettendo cani e bastoni alle frontiere – ma Poggi e amicizia risolvono il problema mandando l’aeroplanino in Uganda (nota bene: il gruppetto ammirato da Poggi è quello che fa i soldi in Africa depredando quel che può). Sono anni che diciamo che sul clima ci andiamo a schiantare – e la combriccola del Poggi fa spallucce. Daje Donate’, continua così, meglio gigionare con chi sta sulla luna che confrontarsi coi problemi reali, vero?

La cosa imbarazzante è che mentre Poggi dà dei frivoli a noi, la sua gentaglia, che ha la maggioranza in parlamento grazie a alchimie strane, continua a distruggere e arraffare tutto quel che può. 
Son d’accordo che alla sinistra negli ultimi anni manchi un po’ la poesia. Ma quando hai davanti questi dati – sull’economia, sulla migrazione, sull’ambiente – non ti viene da disegnare, ti viene da metterti giù a muso duro. A lavorare, a proporre soluzioni. Poi le porti in parlamento, e gli amichetti di Poggi (ha un nome sta cosa, si chiama: Capitale) boccia la qualsiasi.

Ora persino multano chi fa i gruppi di biciclette a Zurigo, pur di vietare che si mostrino i problemi. 
Davanti a noi una truppa di leghisti, liberali, democentristi, che usano la vecchia soluzione del Ridotto Nazionale. La strategia della destra è sempre la stessa: “chiudete gli occhi, vedrete che i problemi scompariranno!”. Manca solo la Madonna di Medjugorje con la mano tesa alla redenzione e poi il quadretto è completo.

Cristoforo Colombo dava retta a un umanista in contatto con i sapienti greci. Noi semplicemente leggiamo cosa ci dicono le statistiche – e cerchiamo di affrontare i problemi con umanità. Purtroppo non è da oggi che quando si dice “ma la Terra è tonda!” i Camerlenghi rispondono chiudendo gli occhi – e dicendoci che siamo frivoli a volerli aprire.

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COMMENTI
 

Peppa 9 mesi fa su tio
Proprio voi avete da dare lezioni, compratevi un manuale di economia visto che non sapete distinguere un neoliberista da un socialista. Avete mandato il vostri elettori a votare i bilaterali offrendo de facto un accesso illimitato ad un bacino di manodopera a basso costo ai signori dataori di lavoro. Forse si vi è sfuggito il fatto che in paesi come la Francia e l'Italia la vita costa molto meno, pertanto questi lavoratori si possono offrire (mercato domanda offerta) per fare gli stessi lavori per salari molto + bassi (Es. programmatore per 3500 fr. al mese in una nota banca nostrana).

Pianeta Terra 9 mesi fa su tio
Bella la lezione di storia di Colombo . Grazie. Ma purtroppo lezioni politiche Credo siano un po’ noiose ora come ora. La solita solfa prevotazioni che oramai sentiamo sempre.., lui si lui no, quello che dice lui è sbagliato, quello che dico io è giusto,,, il partito ha vinto, il partito ha perso… solit ball che alla fine: imposte e casse malati più care, pensioni più basse, aiuti all estero maggiori, aiuti agli svizzeri minori
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