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MUSICALa storia di un amore che va oltre la morte

22.12.23 - 09:30
Con "Resta qui" troviamo un Diamante più essenziale e "sanremese" rispetto agli ultimi tempi
DIAMANTE
La storia di un amore che va oltre la morte
Con "Resta qui" troviamo un Diamante più essenziale e "sanremese" rispetto agli ultimi tempi

LUGANO - "Resta qui" è il nuovo singolo di Diamante. Una ballata pop, disponibile da qualche giorno in streaming e sulle piattaforme di vendita, che il cantautore ticinese (all'anagrafe Antonio Di Nuzzo) ha scritto insieme ad Andrea Trombin Valente (ovvero kandrax, che produce i suoi lavori). Alla registrazione all'Heaven Recording Studio di Massagno si aggiunge un tocco nella masterizzazione da parte di un vincitore di un Grammy Award: Jonas W. Karlsson a Los Angeles.

Come nasce "Resta qui"?
«Nasce da un racconto che mi è stato fatto: è la storia di questa donna di 50 anni che ha perso il suo uomo. Dopo la sua morte è rimasta vittima di un dolore che non se n'è più andato. Ha cercato costantemente quest'uomo nei segnali che la vita le dava e non si è più rifatta una vita sentimentale, perché per lei questa persona è ancora viva. È la storia di un amore che va oltre la morte».

Parla quindi del bisogno di avere delle certezze, qualcosa a cui ancorarsi.
«Di avere una presenza costante nella vita. Soprattutto nel ritornello, ricorda le parole che non sono state dette a questa persona nel corso della sua vita. C'è quindi il rimpianto per non averlo potuto fare. È un messaggio che rivolgo a tutti: dite alle persone che vi stanno accanto che le amate. Fatelo ogni giorno».

È un Diamante più "tradizionale" rispetto a quello degli ultimi brani.
«È il brano che abbiamo presentato a Sanremo Giovani e che, purtroppo, non ha avuto un seguito. Le sonorità e il modo richiamano un po' tutto quello che è lo stile sanremese».

È quindi un'eccezione rispetto a questa fase del tuo percorso artistico.
«È il pezzo che anticipa l'album ma, paradossalmente, è anche un'eccezione rispetto agli altri brani, molto più elettronici».

Quali registri espressivi hai voluto esplorare?
«Non ho voluto troppi fronzoli per "Resta qui", così da rendere l'emozione più fruibile e far passare chiaro il messaggio. Per farlo ho cercato di rimanere nelle note più gravi, mentre nel ritornello ho sfruttato tutto il mio range vocale per renderlo più "esplosivo". Per urlare questo amore che deve arrivare fin su nel cielo. Il merito di questo crescendo musicale è dell'arrangiamento fatto in studio da kandrax e Roberto Colombo (dell'Heaven Recording Studio, ndr)».

È il quarto singolo: sarà l'ultimo prima dell'album?
«L'album uscirà nel primo trimestre del 2024, ma ci sarà un'anteprima assoluta tra qualche giorno, il 28 dicembre in Piazza del Sole a Bellinzona. La Città mi ha invitato a fare questo concerto tutto mio nell'ambito delle manifestazioni natalizie».

Come ti proporrai al pubblico bellinzonese?
«In una versione essenziale di me stesso. Negli scorsi mesi ho avuto una sorta di breakdown, è stato un momento no. Per fortuna mi sono aggrappato ai miei punti di forza e in questo momento ho sentito il bisogno di spogliarmi di ogni sovrastrutture. Quindi via le ballerine, i vestiti vistosi. Sul palco ci saremo solo io e due chitarristi, Johnny e Pete Harrison. Ho bisogno di ritrovare quello che è Antonio».

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