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STREAMING"Only Murders In The Building": non c'è tre senza... quattro (e meno male)

05.10.23 - 06:30
Quella che avrebbe dovuto essere l'ultima stagione è stata splendida, ma... sorpresa: il sipario non calerà ancora sui delitti dell'Arconia
IMAGO / Everett Collection
"Only Murders In The Building": non c'è tre senza... quattro (e meno male)
Quella che avrebbe dovuto essere l'ultima stagione è stata splendida, ma... sorpresa: il sipario non calerà ancora sui delitti dell'Arconia

SAVOSA - Martedì 3 ottobre Disney+ ha caricato il decimo e ultimo episodio della terza stagione di "Only Murders In The Building". E sì, lo stesso giorno Disney ha annunciato che l'avventura del trio di autori di podcast true crime più irresistibile del piccolo schermo non finisce qui: contrariamente a quanto previsto, ci sarà anche una quarta stagione - sempre prodotta da 20th Television per Star e trasmessa sulla piattaforma del gigante dell'intrattenimento.

D'altronde era evidente anche nel modo in cui si concludeva il decimo episodio, che... Ma qui ci avviciniamo troppo allo spoiler, perciò facciamo un passo indietro. Nella terza stagione il crimine, elemento imprescindibile della serie, si lega inestricabilmente con il teatro. Ovvero con la pièce che Oliver Putnam (Martin Short) riesce finalmente a portare in scena, con un cast di interpreti giovani e più attempati (Charles-Haden Savage, ovvero Steve Martin, ma anche Loretta, interpretata dalla grandissima Meryl Streep). La star dello spettacolo? Un attore popolare ma al debutto sul palcoscenico, Ben Glenroy (Paul Rudd). Il quale sarà la vittima e il perno della nuova indagine tra le mura dell'Arconia, il palazzo di New York teatro di ogni stagione del podcast (e quindi anche della serie).

E Mabel "La Sanguinaria" Mora, ovvero Selena Gomez? Si trova alle prese con una serie di bivi: non solo nella carriera, ma anche esistenziali e amorosi. La terza stagione offre per tutti i protagonisti un punto di svolta sentimentale e, soprattutto, risate e colpi di scena continui. Più volte gli sceneggiatori fanno dire a un personaggio: «Io sono l'assassino». Ma si scoprirà sempre qualcosa di nuovo e di sorprendente. 

La critica ha giustamente amato anche questa nuova stagione, costellata com'è di grandi interpretazioni e grandi momenti (la "stanza bianca" di Steve Martin su tutti). L'ironia (e l'auto-ironia) sono le armi vincenti della scrittura, unite a una deliziosa bizzarria che rende unica questa serie. Poi ci sono le "new entry" del cast, che hanno funzionato alla perfezione (c'è qualcosa che Meryl Streep non sa fare bene?). Le sensazioni sono quindi più che positive anche per gli episodi che verranno. Qualche indizio su quale direzione prenderà lo show è già stato lanciato tra le righe... In fondo il delitto è già stato commesso, manca solo da mettere in piedi l'indagine.

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