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MUSICALa saga Powerhill verso un punto di svolta

19.04.23 - 06:30
Il singolo "Daily Job", con la voce femminile, è la testimonianza di una fase di transizione per la band di rock contadino ticinese
POWERHILL
La saga Powerhill verso un punto di svolta
Il singolo "Daily Job", con la voce femminile, è la testimonianza di una fase di transizione per la band di rock contadino ticinese

TAVERNE - La prima cosa che colpisce, ascolto il nuovo singolo dei Powerhill "Daily Job", uscito all'inizio del mese sulle piattaforme di streaming e gli store online, è la sua capacità di farci fare un tuffo nel passato. Un viaggio di oltre quattro minuti nell'hard rock anni '80-'90, quello più tirato e senza compromessi. La seconda? C'è una voce femminile che canta e questo segna un punto di svolta nel percorso della band ticinese, come ci spiega il chitarrista Cep.

Come siete arrivati al cambio di voce, che è sempre qualcosa di delicato?
«È stata una scelta non voluta, ma forzata dalle circostanze: il nostro precedente cantante, Leandro Giacometti, non riusciva più a proseguire, con gli impegni lavorativi e la vita privata. Ci siamo lasciati amichevolmente, di comune accordo».

E come siete arrivati alla scelta della nuova vocalist?
«È fisicamente impossibile, in Ticino, trovare un cantante con determinate caratteristiche e che fosse bravo tanto quanto Leandro o ancora di più. Quindi abbiamo optato per una soluzione interna: Veronica Torre non è solo la nostra batterista ma anche una cantante, e visto che ha sempre voluto fare la frontwoman...».

È qualcosa che ti saresti immaginato, per il futuro dei Powerhill?
«La mia idea del progetto è sempre stata chiara: una band rock con voce maschile, legata alla dimensione '80-'90. Ma le circostanze mi hanno portato a prendere in seria considerazione una soluzione diversa... Ora ne sono soddisfatto».

Veronica passa alla voce, quindi ci sarà un nuovo batterista?
«Stiamo ultimando le audizioni: dovremmo averlo trovato, ma qui subentra quella che è la principale novità di questa fase per la band».

Di che si tratta?
«La saga Powerhill entra in un nuovo capitolo. C'è un broker musicale che mi assiste in questo tentativo di fare della musica la mia occupazione al 100% e ho trasformato il progetto in qualcosa che ruota attorno a me: io e Veronica saremo gli unici punti fissi, gli altri musicisti saranno turnisti che potranno variare in base alle situazioni - anche se cercherò di avere una line-up il più costante possibile».

Il singolo "Daily Job" parte da un punto fisso, che è il vostro sound classico...
«Quello non si tocca. Nel futuro daremo una svolta ancora più definitiva verso le tematiche contadinesche - e lo stesso varrà per il singolo successivo, che è già pronto e sarà una ballad sempre cantata da Vero. Entrambi fanno parte di una fase di transizione - finalizzata a pubblicizzare il cambio di voce. Si sfocerà poi nella saga vera e propria, che avrà sempre come mascotte la mucca Clotilde».

Anche lei, quindi, non si tocca...
«Anzi: in base alla tematica del brano o del disco, ne vedrete una versione sempre diversa. Un po' come gli Iron Maiden hanno fatto con la loro mascotte, Eddie».

Come sono finora i riscontri?
«Ottimi: c'è stato un incremento di ascolti più che doppio rispetto al precedente singolo. C'è grande interesse all'estero - ben più, ahimè, di quello che notiamo in Ticino...».

Quando saranno presentati i Powerhill 2.0, se possiamo chiamarli così?
«Entro la fine dell'anno dovremmo riuscire a pubblicare quello che sarà il nostro super singolo». 

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