Un team di legali ed esperti di comunicazione sarebbe pronto a scendere in campo per limitare gli effetti del caso-Balocco
MILANO - La reputazione sul web è fondamentale per chi, di mestiere, fa l'influencer e l'imprenditrice. Ecco spiegata la scelta di Chiara Ferragni di allestire una "unità di crisi" con l'incarico di traghettarla fuori dal caso-Balocco e dal periodo più difficile della sua vita professionale.
Come si legge sul quotidiano italiano La Stampa, Ferragni avrebbe scelto di affidarsi a due studi: quello di Gianni Origoni per gli aspetti legali, civilistici e societari della vicenda e quello di Marcello Bana per gli aspetti penali. Non solo: sarebbe stata individuata l'agenzia di comunicazione e web reputation Community. La firma, secondo La Stampa, è attesa in queste ore.
Lo scopo dei professionisti, con all'attivo interventi nel corso di svariate crisi aziendali, è di risollevare l'immagine di Chiara Ferragni e di difendere e sostenere la sua attività imprenditoriale. C'è infatti la possibilità che altri marchi seguano l'esempio di Safilo Group, che ha rescisso il contratto con la 36enne «a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio».
Ci sarebbero in ballo accordi con una serie di grandi aziende, italiane e internazionali. Si va da Nespresso a Morellato, da Pantene a Pigna, passando per Tod's e Nanan.