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ITALIAMichela Murgia soffre di un male incurabile

07.05.23 - 16:30
La nota scrittrice e attivista italiana ha fatto sapere in una lunga intervista di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio
Imago
Michela Murgia soffre di un male incurabile
La nota scrittrice e attivista italiana ha fatto sapere in una lunga intervista di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio

ROMA - La nota scrittrice, femminista e opinionista Michela Murgia ha confessato in un'intervista molto intima con il Corriere della Sera di soffrire di un male ormai incurabile. Si tratta di un carcinoma renale al quarto stadio da cui, puntualizza la cinquantenne, «non si torna indietro».

Accettato il suo destino, l'autrice di "Accabbadora" ha dichiarato che al momento il suo obiettivo è guadagnare tempo, e lo sta facendo con dei biofarmaci che dovrebbero farla resistere ancora per alcuni mesi. «Il cancro è un complice della mia complessità, non un nemico da distruggere. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l’alieno»

Non è la prima volta, inoltre, che la scrittrice viene toccata da un male di origine tumorale. Già alcuni anni fa aveva lottato contro un carcinoma sviluppatosi nei polmoni. Poi, nell'ultimo periodo, nonostante nuovi sintomi avevano cominciato a mostrarsi, «a causa del Covid avevo trascurato i controlli».

Il suo ultimo desiderio, racconta sempre nell'intervista, è quello di vedere un'Italia in cui «Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio. Perché il suo governo è fascista».

E proprio la premier, tra i tanti messaggi di affetto che la scrittrice sta ricevendo, le ha dedicato alcune parole di conforto e di incoraggiamento. Sui social Meloni ha scritto: «Apprendo da una sua lunga intervista che la scrittrice Michela Murgia è affetta da un bruttissimo male. Non l'ho mai conosciuta e non ho mai condiviso le sue idee, ma voglio mandarle un abbraccio e dirle che tifiamo per lei. E io spero davvero che lei riesca a vedere il giorno in cui non sarò più Presidente del Consiglio, come auspica, perché io punto a rimanere a fare il mio lavoro ancora per molto tempo. Forza Michela!»

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