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Viaggi & TurismoMade in Zurich: lo scrigno della storia svizzera

13.01.24 - 09:00
Reportage alla scoperta della città sulla Limmat (terza parte)
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Il castello, il platano ed Helvetia
Il castello, il platano ed Helvetia
Made in Zurich: lo scrigno della storia svizzera

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Reportage alla scoperta della città sulla Limmat (terza parte)

ZURIGO - Il castello che non è mai stato un castello: il Museo Nazionale di Zurigo, situato nel cuore della città, è un luogo affascinante che presenta la ricca storia della Svizzera in modo impressionante. L'edificio principale, costruito in stile neogotico, capolavoro architettonico di Gustav Gull, attira i visitatori con la sua imponente facciata e le sue torri. Il museo fu inaugurato nel 1898 e da allora ha continuato a crescere di importanza.

La storia del Landesmuseum si riflette nella sua collezione, che spazia dalla preistoria ai giorni nostri. La visita inizia spesso dalla sezione preistorica, dove i reperti archeologici, tra cui utensili, ceramiche e gioielli, offrono un'idea della vita delle persone dall'età della pietra all'epoca romana. Un punto di forza è la collezione dell'Età del Bronzo, che comprende manufatti impressionanti come il famoso coltello scita di Zurigo.

Il Museo Nazionale di Zurigo non è solo un luogo di storia, ma anche un centro di cultura e arte contemporanea. Le mostre, in continua evoluzione, sono dedicate a temi di attualità e offrono spunti di riflessione sulla diversità della cultura svizzera. Gli spazi del museo sono un palcoscenico impressionante per eventi, concerti e conferenze. L'architettura stessa dell'edificio del museo è una parte importante dell'esperienza. Con le sue torri e gli archi gotici, trasmette un senso di storia e tradizione, mentre gli ampliamenti moderni creano lo spazio per le mostre contemporanee. Il giardino che circonda il museo invita i visitatori a soffermarsi e offre un rifugio tranquillo nel cuore della città.

Il nuovo edificio del Museo Nazionale di Zurigo, noto anche come "Platane", è stato inaugurato nel 2016 ed è un gioiello architettonico che rispetta la struttura storica dell'edificio principale pur incorporando elementi contemporanei. L'architetto Christ & Gantenbein ha creato un collegamento armonioso tra vecchio e nuovo con questo ampliamento.

Il “Platane”, che prende il nome dal magnifico albero che si trova di fronte all'ingresso, è collegato all'edificio principale da un passaggio sotterraneo. La facciata del nuovo edificio ha un design moderno e sobrio, che gli permette di integrarsi con l'architettura circostante senza entrare in competizione con il fascino storico dell'edificio originale.

All'interno, il “Platane” ospita ampie sale espositive progettate in modo flessibile per soddisfare le mutevoli esigenze delle mostre contemporanee. Questi spazi moderni offrono un ambiente ideale per mostre d'arte contemporanea, installazioni interattive e presentazioni multimediali. Nella progettazione del nuovo edificio, gli architetti hanno prestato attenzione anche agli aspetti sostenibili. Il museo è dotato di tecnologie innovative che riducono al minimo il consumo energetico e rispettano gli standard ambientali. Questo non solo sottolinea la qualità architettonica, ma contribuisce anche alla sostenibilità e alla compatibilità ambientale dell'edificio.

Per quanto riguarda le mostre, quella sulle lingue vive i suoi ultimi giorni. Le lingue, si sa, sono un modo di comunicare, ma non solo: plasmano la nostra vita quotidiana, sono parte della nostra cultura, ci toccano direttamente, ci consentono di creare legami con altre persone oppure ci separano da loro. Oltre alle quattro lingue nazionali, la Svizzera conta innumerevoli dialetti, accenti o slang, senza dimenticare le lingue introdotte dalla popolazione immigrata. Il Museo nazionale Zurigo ha concepito un viaggio sensoriale attraverso le regioni linguistiche del nostro paese. Il 16 gennaio partirà invece un’esposizione dedicata all’italianità. Nella Svizzera di oggi una sensibilità meridionale fa oramai parte della quotidianità. L’italianità è legata soprattutto all’immigrazione dalla vicina penisola. Ma esiste anche una “italianità autoctona”, in Ticino e nei Grigioni. Nel corso del tempo, uno stile di vita italiano è stato adottato da molti Svizzeri e oggi se ne vedono le tracce in tutto il Paese: a Basilea non meno che a Vevey o a Sion, nelle strade di Zurigo come nel centro storico di Bienne. Fa parte del patrimonio culturale immateriale. Ma il cammino verso l’odierna «Svizzera mediterranea» non è stato sempre facile, intrecciandosi, sul piano individuale, con molte belle, ma anche tristi pagine di vita. Dieci testimoni diretti ce lo raccontano nella nuova mostra «Esperienze della Svizzera – Italianità». Questa mostra sarà visitabile fino al 28 aprile di quest’anno

Ancora due curiosità che incontrerete nella parte iniziale del museo. Al centro della prima sala potrete ammirare un plastico in granito della Riviera del massiccio del Gottardo. Quest’apera che riproduce il Sopraceneri con le sue valli e montagne, dal passo al lago, è stato creato sapientemente, con le più moderne tecnologie, dalla cava degli Ongaro per Expo Milano 2025. Più avanti, appoggiata in modo ‘cool’ vedrete la versione moderna di Helvetia. Sembra viva e pronta a mostrarvi, sul suo Ipad, la genealogia della sua famiglia confederata.

Il Landesmuseum non è solamente uno spazio espositivo, ma e soprattutto anche, grazie alle sue collezioni, uno scrigno della storia svizzera. La collezione del Museo Nazionale di Zurigo è un tesoro impressionante che copre la storia della Svizzera dalla preistoria ai giorni nostri. Con varie sedi, il museo offre una selezione diversificata di mostre che forniscono approfondimenti sullo sviluppo culturale, sociale, politico ed economico della Svizzera. La collezione del Museo Nazionale ha origine nel XIX secolo ed è cresciuta costantemente da quando il museo è stato fondato nel 1898. I curatori hanno raccolto con cura manufatti e opere d'arte di epoche diverse per presentare una rappresentazione completa della storia svizzera.

Tra gli oggetti di spicco ci sono manufatti dell'età del Bronzo, tra cui il famoso coltello scita di Zurigo. Questi manufatti offrono uno spaccato della vita e dell'artigianato delle persone nell'antichità. La collezione comprende anche un'impressionante selezione di opere d'arte del Rinascimento, tra cui dipinti di artisti come Hans Holbein il Giovane. Queste opere riflettono il periodo di massimo splendore culturale di quest'epoca in Svizzera. Dalle armature e armi del Medioevo agli oggetti di uso quotidiano del XIX secolo, la collezione offre una vasta gamma di oggetti che documentano lo sviluppo della società svizzera.

La collezione del Museo Nazionale di Zurigo non è quindi solo una raccolta di manufatti, ma un archivio vivente che presenta la storia della Svizzera in modo vivido e accattivante. La cura e la presentazione attenta fanno del museo un luogo indispensabile per i visitatori che vogliono approfondire la cultura e il passato della Svizzera. La combinazione di tradizione e innovazione rende la visita al ‘nostro’ museo nazionale un viaggio multiforme nel passato e nel presente della Svizzera.

I precedenti articoli di questo reportage sono stati pubblicato l’8 e 22 dicembre.

Il mio percorso a Zurigo, alla ricerca delle varie attrazioni culturali e turistiche, non termina qui. La prossima volta vi porterò in un tempio dell’arte. Seguitemi!


Testo a cura di Claudio Rossetti


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Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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