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Viaggi & Turismo650 chilometri di storia, natura e gastronomia

26.08.23 - 11:00
Il catamarano “Luccio” ha raggiunto laguna veneta al termine della crociera sul Po
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Il catamarano “Luccio”
Il catamarano “Luccio”
650 chilometri di storia, natura e gastronomia

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Il catamarano “Luccio” ha raggiunto laguna veneta al termine della crociera sul Po

CÀ TIEPOLO - Il Fiume Po, con i suoi 650 chilometri di lunghezza, è il fiume più lungo d'Italia e gioca un ruolo cruciale nella storia, nell'economia e nell'ecosistema della regione. La navigazione sul Po risale a tempi antichi e il suo delta unico è una delle caratteristiche più affascinanti del paesaggio italiano.

La navigazione sul Fiume Po ha una storia che risale a secoli fa. Sin dai tempi dell'antica Roma, il Po è stato un'importante via di trasporto per merci e persone. Le sue acque hanno favorito il commercio tra le città costiere e l'entroterra, contribuendo alla crescita economica delle regioni circostanti. Nel corso dei secoli, il Po è stato utilizzato per il trasporto di legname, cereali, vino e altri beni di prima necessità. Durante il periodo medievale, molte città si svilupparono lungo le rive del Po grazie al commercio fluviale.

È documentato, ad esempio, che a partire dal Cinquecento i viaggiatori stra­nieri in Italia, lungo gli itinerari del cosiddetto Grand Tour, sulla via del ritorno nel nord Europa, dopo la sosta a Bologna, era­no soliti dirigersi a Ferrara, utilizzando navi-corriera, non certo confortevoli, dalla sottocoperta puzzolente a causa della presenza, oltre che di uomini e merci, anche di animali.

Nel XIX secolo il Po era percorso da una flotta di barche che in risalita erano mosse per dalla forza delle braccia oppure da cavalli da tiro e, verso la meta dell'Ottocento, da motori a vapore prima e a scoppio in seguito. Per gestire questi traffici furono fondate nel 1900 due importanti società: la Societa di Navigazione Fluviale con se­de a Venezia e nel 1906 la Società Mantovana Barcai con sede a Mantova. La navigazione fluviale, rimasta immutata per secoli, subisce una radicale tra­sformazione: l'applicazione dei rimorchiatori a vapore, che resteranno in ser­vizio sino a 1943 circa.

Una delle caratteristiche più affascinanti del Po è il suo delta, un'ampia area di terre basse dove il fiume incontra il Mar Adriatico. Questo delta è un ecosistema unico e vitale, che ospita una varietà straordinaria di specie animali e vegetali. Le acque dolci del Po si mescolano con quelle salate del mare, creando un ambiente ricco di biodiversità.

Le zone umide del delta del Po sono un punto di sosta cruciale per migliaia di uccelli durante le loro migrazioni. Tra le specie più note vi sono fenicotteri, aironi, cormorani e molte altre. Il delta ospita anche numerose specie di pesci e anfibi, che trovano rifugio nelle acque basse e nelle paludi. L'equilibrio delicato di questo ecosistema è vitale per la sopravvivenza di molte specie.

Nonostante la sua importanza ecologica, il delta del Po è soggetto a numerose sfide. L'alterazione delle acque e la modifica degli habitat naturali a causa delle attività umane, come la costruzione di dighe e canali, hanno avuto un impatto significativo sull'ecosistema. L'inquinamento e il cambiamento climatico rappresentano ulteriori minacce per la sopravvivenza di questo habitat delicato. Tuttavia, sono stati fatti sforzi significativi per preservare il delta del Po. Progetti di conservazione e ripristino stanno cercando di mitigare gli effetti negativi delle attività umane. Riserve naturali e aree protette sono state istituite per preservare l'habitat e garantire la sopravvivenza delle specie che dipendono da esso.

Il fiume Po e il suo delta rappresentano una parte essenziale della storia, dell'ecologia e della cultura italiana. La navigazione sul Po ha plasmato le comunità lungo le sue rive e ha facilitato il commercio e lo scambio culturale. Nel contempo, il delta del Po è un prezioso ecosistema che richiede la nostra attenzione e cura costante per preservare la sua bellezza e la sua biodiversità uniche.

La voglia di navigare sul Po resta immutata nel tempo e, tra successi e fallimenti, sono numerosi i progetti che si susseguono nel tempo. Grazie alla collaborazione con la società armatrice Navi 53 di Cremona, che da anni si è specializzata nella costruzione di catamarani da fiume, da anni la Viaggi Rossetti organizza crociere fluviali sulla storica idrovia Locarno-Milano-Venezia. Questo particolare tipo di imbarcazione permette la navigazione anche quando la portata del fiume è magra. “Luccio”, un catamarano lungo 16 metri, da alcuni anni solca le acque dolci e salmastre del Grande trasformando il sogno di molti in realtà.

Testo a cura di Claudio Rossetti

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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