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Viaggi & Turismo«Caldaro: questo luogo è un vero tesoro!»

04.08.23 - 14:52
Reportage alla scoperta dell’Alto Adige lungo la storica via d’acqua (sesta parte)
Achim Meurer / IDM Südtirol
Lago e vigneti
Lago e vigneti
«Caldaro: questo luogo è un vero tesoro!»

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Reportage alla scoperta dell’Alto Adige lungo la storica via d’acqua (sesta parte)

CALDARO - Caldaro, situata nella splendida regione del Südtirol (Alto Adige), è una località affascinante che offre una ricca combinazione di bellezze naturali, cultura e tradizioni. Per godere appieno di tutto ciò che questa regione ha da offrire, niente è meglio di una visita guidata. Con la guida locale, si possono scoprire di prima mano i tesori nascosti e imparare le storie che rendono questo luogo così affascinante.

Ho avuto la fortuna di avere al fianco Norman Libardoni, responsabile di Südtirol per la Svizzera e l’Austria e soprattutto un appassionato conoscitore di questa regione e delle sue meraviglie. Con il suo entusiasmo contagioso e la sua conoscenza approfondita, è l'accompagnatore ideale per esplorare la il centro storico e i suoi dintorni.
La visita, o forse meglio dire passeggiata, guidata di Norman inizia attraverso le stradine pittoresche di Caldaro, dove si possono ammirare gli edifici storici e scoprire le tradizioni architettoniche locali. «Caldaro è ricca di edifici storici, mi racconta. Ti condurrò tra le strade acciottolate e sotto i portici, mostrandoti i palazzi medievali e spiegandovi la loro importanza nella storia del Südtirol». La Piazza Principale, ovvero piazza del mercato, rappresenta il cuore di Caldaro paese (Kaltern Dorf): qui si trovano una bellissima fontana in stile barocco con la Colonna della Madonna, e la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta con il suo campanile gotico, alto ben 72,5 metri e perciò visibile da lontano. In questo luogo, dalla primavera all'autunno, c'è sempre qualcosa da scoprire e da celebrare: manifestazioni come il Mercato del contadino o il Mercatino di Natale, "Caldaro in abito rosso" e "Caldaro in abito bianco", si svolgono in questa suggestiva location.

Dalla vicina Piazza Principale, una stradina stretta e ripida porta al Colle dei Frati e a Piazza dei Rottenburg (ideale anche per parcheggiare). Nel suo centro, presso la fontana, s'innalza la statua di Heinrich von Rottenburg: in tempi passati, vari edifici e residenze nel paese erano in possesso della dinastia dei Rottenburg. Presso la loro antica residenza si trova oggi il Convento dei Francescani con la Chiesa Francescana. I primi francescani giunsero da Bolzano probabilmente nel 1221 quando San Francesco era ancora in vita. Nel contesto della riforma guidata da Bernardino da Siena, si assistette alla seconda ondata di espansione francescana che portò anche alla fondazione del convento di Caldaro. «Nel 1639, Claudia de Medici, principessa del Tirolo e grande promotrice del movimento francescano, donò ai frati le rovine del castello di Rottenburg, distrutto all’inizio del Quattrocento, nonché parte dell’area del suo giardino perché potessero costruirvi la loro sede conventuale e la chiesa», prosegue il mio interlocutore. All’inizio del XVIII secolo, quest’ultima fu ingrandita nelle dimensioni attuali. Un ruolo importante per il culto devozionale lo ricopre l’immagine di Sant’Antonio da Padova sull’altare laterale di destra. Il ciclo della Vita del Santo del chiostro fu eseguito nel 1721 da Matthias Pußjäger.

«A Caldaro paese si può inoltre visitare il Museo Provinciale del Vino, l'Accademia del vino Alto Adige, due gallerie d'arte e la moderna biblioteca. La passeggiata passa dalle antiche residenze, costruite nel tipico stile dell'Oltradige, che caratterizzano l'immagine del paese», afferma Norman. Lo stile dell'Oltradige evoca un po’ quello toscano. Tra le sue caratteristiche spiccano i merli, finestre e porte ornate di marmo, le decorazioni su portali, le bifore con le affusolate colonne, le arcate in pietra arenaria, i loggiati, le verande, le scale esterne e i cortili interni. All'interno dei palazzi le sale si dispongono in maniera simmetrica attorno a un generoso corridoio o a un androne.

«Vi sono indubbiamente diversi palazzi da ammirare nel centro storico – continua passeggiando la mia guida -. Il municipio, per esempio, fu costruito nel 1852 secondo il progetto di Georg Gamon di Gries nello stile ingegneristico all’epoca in voga. In precedenza, la sede del sindaco era collocata in una piccola casa che ospitava anche la sala del consiglio». Nel 1681, Caldaro trova la sua prima menzione come borgo mercantile. L’ospedale fu invece fondato nel 1404 da Heinrich von Rottenburg. Curiosa è la sua ubicazione nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale, quando di solito gli ospedali venivano costruiti nelle periferie dei centri abitati. Il dipinto sulla facciata dell’ingresso originario mostra un’incoronazione della Vergine con i santi protettori dalle malattie. Autore dell’affresco datato 1749, è il pittore locale Johannes Clement.

Durante il percorso, Norman mi introduce anche ai sapori unici della regione. In una delle tradizionali cantine locali, si possono assaggiare i rinomati vini della zona. «Il Südtirol è famoso per i suoi vini pregiati, sottolinea. Ti mostrerò i vigneti dall’alto, da un punto panoramico immerso nel bosco soprastante».

Una delle attrazioni più iconiche di Caldaro è indubbiamente il suo incantevole lago, che il lago rappresenta il cuore pulsante della regione. «Il lago di Caldaro è un vero gioiello naturale - afferma con entusiasmo -. Le sue acque cristalline e il paesaggio circostante, particolarmente ricco di vigneti, creano un'atmosfera magica. La passeggiata intorno al lago, a piedi o in bicicletta, rappresenta un’attività da non mancare».

La funicolare di Caldaro è un’alternativa ideale per coloro che hanno un po’ di tempo a disposizione e che desiderano immergersi nella bellezza naturale del Südtirol. Durante la salita, si è circondati da una maestosa vista panoramica sui vigneti e i frutteti che caratterizzano il paesaggio circostante. I passeggeri possono godere di una prospettiva unica sulla regione, ammirando le colline verdi e il luccichio del lago di Caldaro in lontananza. Oltre alla sua bellezza naturale, la funicolare di Caldaro offre anche un viaggio nel tempo attraverso la storia della regione. La ferrovia fu inaugurata nel lontano 1903 e ha da allora rappresentato un importante mezzo di trasporto e un simbolo della connessione tra il centro di Caldaro e la collina di Mendola. «La funicolare di Caldaro è molto più di un semplice mezzo di trasporto -, conclude la mia guida -. È un pezzo di storia che ci collega al passato e ci fa riflettere sul progresso e sull'evoluzione di questa regione».

In conclusione, una visita guidata a Caldaro è un'esperienza interessante e raccomandabile. Attraverso la sua conoscenza appassionata e il suo approccio coinvolgente, Norman Libardoni mi ha guidato attraverso la storia, l’architettura e la natura di questo villaggio. «Questo luogo è un vero tesoro. Sono felice di aver potuto condividere, con te e i tuoi lettori, le perle di questa regione che ha così tanto da offrire», mi confida prima di salutarmi.

I precedenti articoli di questo reportage sono stati pubblicati il 3 e 23 aprile, e il 5 e 19 giugno e il 16 luglio 2023. Le esperienze raccolte durante questo viaggio sanno protagoniste di un viaggio in programma nel 2024.

Il mio percorso nella lungo l’Adige, alla ricerca delle varie attrazioni culturali e turistiche, non termina qui. La prossima volta vi farò conoscere Elena Dai Prà, una rinomata storica e ricercatrice italiana specializzata nella storia della navigazione e della cartografia. Seguitemi!

Testo a cura di Claudio Rossetti

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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