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Sanità-InnovativaL’efficacia delle terapie complementari

28.09.23 - 10:24
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L’efficacia delle terapie complementari

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Oggi approfondiamo l'affascinante mondo delle terapie complementari intervistando Adriano Longhi, terapista complementare specializzato in Agopuntura, Shiatsu.

Adriano Longhi si affaccia al mondo olistico nel 2009, intraprendendo una formazione Shiatsu e diplomandosi nel 2013 presso il centro studi Hakusha di Varese. Nel 2014 si diploma come terapista complementare presso la scuola medico tecnica di Lugano; nel 2016 come massaggiatore Cantonale presso la stessa scuola; nel 2017 apre il suo studio di terapie complementari a Ponte Tresa Svizzera avendo il riconoscimento dalle casse malati complementari (LCA).

 

Buongiorno Adriano, questa mattina parliamo di terapia complementare, medicina cinese e dei trattamenti di agopuntura che offri. Puoi presentarti brevemente e spiegarci quali sono i tuoi servizi?

Mi chiamo Adriano Longhi e ho uno studio di terapie complementari a Ponte Tresa. Il mio percorso è iniziato con la formazione di Shiatsu, una tecnica di digitopressione sui meridiani energetici e sui punti di agopuntura, che fonda le sue radici nella medicina tradizionale cinese che prevede un approccio olistico nei confronti del paziente. Nel gennaio 2022, dopo diversi anni di studi, mi diplomo come Agopuntore MTC, presso la scuola Tao di Lugano e nel febbraio dello stesso anno ottengo il nulla osta cantonale per Agopuntura. Da lì comincia la mia svolta professionale e personale nell’approccio terapeutico con il paziente utilizzando una visione olistica.
Mi sto perfezionando nella sedazione del dolore e nell’attenuazione di sintomi collaterali da chemioterapia, oltre che nella parte psico emozionale con malati oncologici. La mia attività primaria si poggia sull’agopuntura con un approccio più medicale rispetto al paziente. Oltre al mio studio, collaboro anche con la struttura Ars Medica di Gravesano, offro inoltre trattamenti a domicilio per persone impossibilitate a muoversi, malati gravi, e anziani.

 

Qual è l’origine dell’agopuntura e come viene utilizzata nella medicina tradizionale cinese?

L’agopuntura ha origine in Cina, si è diffusa anche in altri paesi asiatici come Corea, Giappone e nei paesi orientali ormai conosciuta in tutto il mondo. Le basi dell’agopuntura, però, provengono dalla Cina, paese in cui è utilizzata in tutti gli ospedali con formazioni Universitarie

La Cina avendo un territorio molto vasto da zone molto fredde a zone temperate e calde, con manifestazioni di patologie e sindromi diverse legate appunto all’ambiente stesso dove le popolazioni vi abitano. Medici e studiosi hanno raffinato tecniche di trattamento specifiche in relazione alla penetrazione dei patogeni che alterano l’equilibrio energetico sino ad arrivare a vere e proprie malattie.

 

Quali sono i principali benefici dell’agopuntura e quali sono le condizioni o i dolori che può contribuire a lenire?

L’agopuntura apporta benefici a livello emotivo, fisico ed energetico. Quando inserisco gli aghi durante una seduta, la persona si rilassa e l’energia circola meglio nel corpo, creando un sano equilibrio tra la psiche e il corpo. Per esempio, se tratto un dolore acuto, durante la seduta riesco ad alleviarlo, ma nello stesso tempo, distendo anche la mente, uno dei principali effetti dell’agopuntura.

Questa pratica può trattare diverse patologie, ma, ovviamente non può risolvere tutto. Se ci sono delle fratture ossee o delle malattie a livello fisico, l’agopuntura non le può guarire, ma aiuta a gestirne sintomi ed eventuali effetti collaterali. Per intenderci, l’agopuntura può apportare più energia e più liquidi nelle zone in cui ci sono delle lesioni o delle infiammazioni, accelerando la guarigione.

Inoltre, l'agopuntura è molto efficace per il trattamento del dolore, sia acuto, sia cronico, soprattutto se a carico del sistema muscolo-scheletrico, ma funziona anche molto bene in ginecologia e in oncologia, per sedare le nausee e il vomito causati dalle chemioterapie. In pratica, l’agopuntura va considerata come una terapia complementare alla medicina occidentale e io credo che sia importante integrare le due medicine, perché sono entrambe potenti.

 

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Quanto dura in media una seduta di agopuntura?

La durata di una seduta dipende da diversi fattori, come l’energia del paziente e il tipo di problema da trattare. Se il paziente è uno sportivo o una persona sana, posso fare un trattamento più intenso, perché lavoro su un buon tappeto energetico più forte. Se invece il paziente è anziano o malato, pratico un’agopuntura più breve e delicata, poiché c'è meno energia. In generale, quindi, diciamo che una seduta di agopuntura può durare dai 20 ai 40 minuti.

 

Ci sono degli effetti collaterali o delle sensazioni particolari che si provano con l’agopuntura?

Gli effetti collaterali dell’agopuntura sono molto rari e comunque lievi. A volte, nel punto in cui è stato inserito l’ago, può rimanere un piccolo ematoma o un'irritazione, ma in entrambi i casi sono effetti che si risolvono in poco tempo.

Le sensazioni che si provano con l’agopuntura, invece, variano da persona a persona. Alcuni sperimentano un formicolio, altri una vibrazione, altri ancora non sentono nulla. In ogni caso, non c’è niente di trascendentale o di doloroso, anche perché si usano aghi molto sottili e tecniche particolari per poterli inserire delicatamente. Poi, vi sono dei punti più sensibili di altri, ma niente di insopportabile.

 

Come si sceglie il numero e la posizione degli aghi da inserire?

La scelta del trattamento da eseguire è data da una diagnosi fatta dal racconto del paziente, osservazione della lingua che ci fornisce numerose indicazioni e un ascolto accurato del polso, se questo tripode di raccolta dati è coerente si ipotizzare un’idea di sindrome, poi si passa all’analisi attenta della scelta di quali sistemi energetici usare per formare una ricetta di punti da utilizzare.

Ogni persona ha una propria costituzione e una condizione energetica diversa; quindi, non c’è una ricetta standard per tutti, anche se esistono delle ricette di base ma vanno sempre riviste e adattate al caso specifico.

A volte uso anche dei punti distali, cioè lontani dalla zona del dolore evocato, perché lavorando su di essi si ottiene un effetto più rapido e potente. In linea generale, però, il numero degli aghi varia da 1-2 a 20 circa, a seconda della situazione.

 

Come viene praticata l’agopuntura in Ticino? Ci sono delle regolamentazioni particolari o specifiche?

L’agopuntura in Ticino è regolamentata dai diplomi cantonali e attestati federali quest’ultimi regolamentati dal settembre 2018 che richiede ai nuovi agopuntori di sottoporsi a un esame Federale. Inoltre, l’agopuntura è riconosciuta dalle casse malati, sia nel comparto delle terapie complementari, sia in quello della medicina convenzionale.

La differenza è che se l’agopuntore è un medico, viene rimborsato direttamente dalla Lamal, altrimenti deve passare per le assicurazioni complementari LCA. Io, ad esempio, sono riconosciuto dalla maggior parte delle casse malati LCA.

 

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Come si differenzia la medicina tradizionale cinese dalle pratiche mediche convenzionali occidentali?

La medicina tradizionale cinese ha un approccio diagnostico e terapeutico totalmente diverso da quello occidentale. Come ho spiegato prima facciamo una valutazione energetica del paziente, basata sui meridiani e sui punti di agopuntura. La medicina allopatica prevede protocolli e studi su grandi numeri prima di essere convalidata e usata.

Ogni fenotipo è unico, ecco perché non c'è una ricetta standard. Ogni individuo è diverso e di conseguenza si effettua un trattamento studiato ad hoc. Tanto per fare un esempio, due persone che hanno mal di testa possono essere trattate in modo diverso, a seconda dell’origine del dolore. Noi agopuntori, infatti, cerchiamo di andare al nocciolo della questione e di trattare sia lo stato acuto, quindi la sintomatologia, sia la radice, ovvero la causa del problema.

 

Oltre all'agopuntura, quali sono le altre terapie complementari che vengono praticate nella nostra regione?

Ci sono molte terapie complementari che vengono offerte nella nostra regione, come i massaggi con le pietre, con gli oli essenziali o altre tecniche. Ad esempio, oltre all’agopuntura, io ricorro anche alla moxibustione, alla coppettazione e ai microsistemi.

La moxibustione, è una tecnica che consiste nel bruciare un’erba, chiamata Artemisia, sui punti di agopuntura o sulle zone da trattare. Questo calore penetra nel corpo e stimola l’energia in modo diverso, a seconda della situazione. Per ovvie ragioni, questa tecnica è molto usata in inverno, quando è necessario disperdere il freddo e riscaldare il corpo.

La coppettazione, invece, è una tecnica che usa delle coppette di vetro, che si applicano sulla pelle e creano un effetto di vuoto, contribuendo a rilassare la muscolatura, a eliminare le tossine e a migliorare la circolazione.

Infine, vi sono i microsistemi, una sorta di mappe che rappresentano l'intero corpo su una parte specifica del corpo, come la mano o l’orecchio. Qui, ogni punto specifico corrisponde a un organo o a una porzione di corpo, quindi stimolando questi punti si può intervenire direttamente sugli organi o sulle parti del corpo da riequilibrare dal punto di vista energetico. Personalmente, utilizzo questa tecnica soprattutto per sedare il dolore nei pazienti allettati, sui quali ho difficoltà a raggiungere con gli aghi le zone interessate dal problema.

 

Ci sono possibili rischi o effetti collaterali associati all’agopuntura o ad altre terapie complementari?

No, se questi trattamenti vengono praticati da persone qualificate, con le dovute precauzioni, non ci sono rischi o effetti collaterali gravi. Ovviamente, bisogna fare attenzione a dove si inseriscono gli aghi, a come si usano le coppette o la moxa, a come si stimolano i microsistemi, ma se il professionista è preparato ed ha tutte le competenze necessarie, non ci sono problemi.

Anzi, i benefici di queste terapie sono di gran lunga maggiori degli eventuali effetti collaterali, che, ricordiamo, sono minimi e insignificanti. 

 

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Come viene integrata la medicina tradizionale cinese nel sistema sanitario ticinese?

La medicina tradizionale cinese viene integrata nel sistema sanitario ticinese tramite il rilascio di un certificato di libero esercizio e per l’agopuntura un nulla osta di pungere da parte del ministero della Sanità, l’ iscrizione alle associazioni di categoria(EMR, ASCA, NVS) riconoscimento delle casse malati. Questo è fondamentale per poter lavorare in Canton Ticino, perché la maggior parte delle persone ha una copertura per le terapie complementari. Essere in regola con le casse malati, quindi, consente di avere una maggiore copertura verso il paziente e di poter offrire un servizio più ampio.

 

Quali sono i progetti futuri per lo sviluppo e la promozione delle terapie complementari nel nostro Cantone?

Da quel che noto, c’è la tendenza ad alzare sempre di più il livello di competenza e di formazione dei terapisti complementari. Noi agopuntori facciamo anche una diagnosi energetica del paziente, basata sulla medicina tradizionale cinese, quindi dobbiamo avere conoscenze approfondite della materia.

Mi piace poter dire che noi siamo gli occhi e le mani del medico, perché vediamo il paziente più spesso di lui e possiamo notare delle cose che, magari, egli non vede. Per esempio, se vedo un neo che mi sembra sospetto, faccio una fotografia, la confronto con quella effettuata la volta precedente e, se vedo che è cambiato, consiglio al paziente di andare dal medico o dal dermatologo.

In questo modo, possiamo anche fare prevenzione e, chissà, salvare la vita di qualcuno. Per questo è importante sia formare bene le persone che operano in questo ambiente, sia aggiornarsi continuamente. Lo ripeto: è importante integrare la medicina tradizionale cinese con la medicina occidentale, perché sono entrambe potenti e, lavorando in sinergia, possono effettivamente fare il bene del paziente.

 

Adriano Longhi,
Agopuntore, specializzato in terapie complementari


Questo articolo è stato realizzato da Associazione EKUOS, non fa parte del contenuto redazionale.
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