COMUNALI 2024Donne, figli e carriera: possiamo fare di più

LOCARNO - È piuttosto raro che uno studioso vinca da solo il premio Nobel, ed è ancora più eccezionale che quello studioso sia… una studiosa. Nonostante questo, la grande vittoria dell’economista Claudia Goldin, qualche settimana fa, è andata di traverso a non poche attiviste per le pari opportunità.

La prof.ssa Goldin deve infatti il suo successo alla scelta di studiare in modo metodico il tema della differenza salariale, e al fatto di avere scoperto quella che lei stessa chiama «una sporca verità». Se le donne guadagnano meno degli uomini, infatti, non è perché sono meno brave a rivendicare aumenti salariali, o perché sono discriminate, o perché tendono a scegliere lavori meno retribuiti ha poca influenza. La «sporca verità» è che, non appena arrivano i figli, le donne scelgono di mettere in secondo piano la loro vita professionale – mentre gli uomini continuano indisturbati a fare carriera.

Lo sa bene ogni donna adulta: oggi è difficilissimo coniugare le diverse parti che compongono la nostra identità – la legittima aspirazione a mettere a frutto i nostri studi, il bisogno di una relazione affettiva stabile, il desiderio della maternità e di una carriera che sia compatibile con l’introduzione dei figli alla vita.

Anche la mia vita di tutti i giorni, come madre e come docente, me lo dimostra ogni giorno. Se ho scelto di candidarmi, quindi, è perché sento che a ogni livello delle nostre istituzioni – specialmente quello comunale! – abbiamo bisogno di una narrazione diversa della donna, che rinunci alla scorciatoia di dipingerla come una eterna vittima e, allo stesso modo, eviti di costringerla in ruoli novecenteschi. È un esercizio di equilibrismo molto difficile, ma credo che la Svizzera abbia gli strumenti istituzionali perfetti per tentare di portarlo a termine – in particolare, perché i suoi Comuni godono di grande libertà per trovare soluzioni ai problemi quotidiani delle persone.

Con il mio impegno personale, desidero perciò portare il mio esempio di donna impegnata sia nel lavoro sia nella cura dei figli – per discutere insieme a tutta la cittadinanza il modo migliore di costruire una Città all’altezza dei tempi, che sia in grado di dare a tutte e tutti gli strumenti migliori per costruire la vita che desiderano per sé.

Un primo passo consisterà sicuramente nell’incentivare le giovani a sviluppare lo spirito imprenditoriale, e il desiderio di essere padrone del loro destino. È un compito che possiamo declinare in molti modi – dal potenziamento dell’educazione finanziaria all’offerta di esempi femminili virtuosi – e per il quale una Città come Locarno è attrezzata al meglio. Bisogna solo volerlo fare.