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SVIZZERAJulius Baer e quei milioni (in più) per trovare un nuovo CEO

05.04.24 - 15:15
La proposta è di alzare il budget da 7,2 a 14,5 milioni di franchi. Sul tavolo c'è un'opposizione che chiede di respingerla
Depositphotos (yulan)
Fonte ats
Julius Baer e quei milioni (in più) per trovare un nuovo CEO
La proposta è di alzare il budget da 7,2 a 14,5 milioni di franchi. Sul tavolo c'è un'opposizione che chiede di respingerla

ZURIGO - All'assemblea generale annuale della prossima settimana, la banca Julius Baer dovrà fronteggiare l'opposizione alla richiesta di aumentare la somma destinata alla ricerca di un nuovo CEO. La fondazione Ethos raccomanda agli azionisti di respingere la relativa proposta.

Nella ricerca di un successore del CEO Philipp Rickenbacher, dimessosi in seguito alla debacle di Signa, il Consiglio di amministrazione (cda) della banca privata zurighese vuole un maggiore margine di manovra finanziario: propone quindi agli azionisti che l'eventuale importo aggiuntivo per un nuovo CEO sia calcolato non sulla base della ridotta remunerazione del management dell'anno in corso, ma sulla base dei bonus più generosi approvati nell'anno precedente.

14 milioni invece di 7
Se la proposta verrà accettata, l'importo massimo che il cda potrà raccogliere per la «nomina e l'adeguata remunerazione» di un nuovo CEO - compresi eventuali bonus persi dal precedente datore di lavoro - sarà di circa 14,5 milioni di franchi anziché "solo" 7,2 milioni.

Secondo quando scritto sull'invito all'assemblea, ciò garantirebbe che il cda non debba convocare un'assemblea generale straordinaria per la nomina del CEO o di altri membri del Comitato esecutivo. L'ex CEO Rickenbacher ha ricevuto un compenso di 6,03 milioni di franchi nel 2022, ma solo 1,72 milioni di franchi per l'esercizio 2023.

La fondazione d'investimento Ethos non è d'accordo con la proposta: nel suo rapporto pubblicato online, annuncia che voterà contro. La fondazione, che sostiene gli investimenti sostenibili, raccomanda anche di votare contro il discarico del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo, come ha riportato oggi anche il portale web "Tippinpoint".

Julius Baer è stata duramente colpita dal fallimento del gruppo Signa dell'investitore austriaco René Benko. La cancellazione dei prestiti di Signa per un totale di oltre 600 milioni di franchi ha comportato il dimezzamento degli utili per l'esercizio finanziario 2023. Rickenbacher si è dimesso all'inizio di febbraio.

La banca privata è attualmente gestita ad interim dal precedente vice CEO Nic Dreckmann. Il Consiglio di amministrazione aveva già chiarito ai media che cerca una persona esterna per ricoprire la posizione di CEO.

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