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SVIZZERAAziende svizzere: cauto ottimismo per il futuro, criptovalute ignorate

09.11.21 - 12:52
Un sondaggio di UBS ha interpellato oltre 800 aziende elvetiche orientate all'estero
Keystone
La fiducia nel Franco è alta, nelle cripto invece...
La fiducia nel Franco è alta, nelle cripto invece...
Aziende svizzere: cauto ottimismo per il futuro, criptovalute ignorate
Un sondaggio di UBS ha interpellato oltre 800 aziende elvetiche orientate all'estero
Emergono in particolare la preoccupazione relativa alla crisi della produzione e la bassa considerazione delle criptovalute

ZURIGO - Buona parte delle aziende elvetiche improntate all'estero si aspetta una buona crescita dell'economia globale, in seguito alla crisi legata alla pandemia. Allo stesso tempo, però, c'è molta cautela: quasi il 70% delle imprese considera i colli di bottiglia nella produzione globale e nelle catene di approvvigionamento come un rischio economico «significativo».

È quanto emerge dall'ultimo rapporto di Ubs "UBS Outlook Svizzera", nel quale 800 aziende svizzere orientate al commercio estero sono state interpellate riguardo al loro ottimismo per il 2022.

Seppur la crisi globale della produzione sia la preoccupazione principale, la pandemia non è considerata finita. Il 60% delle aziende ha infatti condiviso i propri timori per il possibile ritorno «di misure rigorose» per combattere il virus. Meno importanza viene invece data all'inflazione alta (36%) e alle elezioni francesi (9%).

«Anche se è troppo presto per un "liberi tutti", la maggior parte delle aziende svizzere ha superato la pandemia in buona forma. La spinta alla digitalizzazione che le aziende hanno sperimentato durante la crisi ha poi rafforzato la loro competitività rispetto al contesto internazionale e ha dato loro fiducia nel poter rispondere anche alle prossime crisi economiche», ha affermato a riguardo Andy Kollegger, Head of Corporate & Institutional Clients International presso UBS.

Secondo l'economista di UBS Alessandro Bee, poi, «il rischio che i colli di bottiglia della produzione e delle catene di approvvigionamento facciano deragliare la ripresa economica è gestibile», in particolare poiché sono dovuti «a interruzioni temporanee», non a «danni sostenuti» al potenziale di produzione globale. Potrebbero quindi solo «rimandare la crescita». Tuttavia, «le strozzature hanno portato ad un aumento dell'inflazione», ha ammesso Bee, ma «l'inflazione dovrebbe diminuire di nuovo nel corso del prossimo anno», prevedono gli analisti della banca elvetica.

Franco e criptovalute
Le aziende svizzere orientate al commercio estero si aspettano infine anche che il franco rimanga stabile, rispetto all'euro, nel 2022. Il trend previsto indica una leggera tendenza al ribasso. 

Le criptovalute saranno utilizzate anche dalle aziende come mezzo di pagamento, entrando quindi in competizione con le valute tradizionali? Non sembra proprio: «L'entusiasmo delle aziende svizzere per le criptovalute come mezzo di pagamento è contenuto: solo il 6 percento delle aziende intervistate impiega le criptovalute, e solo il 10 percento dei partecipanti al sondaggio prevede di impiegare le criptovalute come mezzo di pagamento nei prossimi due anni», si può leggere nei risultati del sondaggio di UBS.

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