Cerca e trova immobili

ISRAELENetanyahu vs Corte Suprema: in discussione l'assalto alla democrazia

12.09.23 - 08:27
SI esamineranno i ricorsi presentati contro la controversa riforma giudiziaria del governo di Netanyahu.
AFP
Fonte ats ans
Netanyahu vs Corte Suprema: in discussione l'assalto alla democrazia
SI esamineranno i ricorsi presentati contro la controversa riforma giudiziaria del governo di Netanyahu.

TEL AVIV  - Si riunirà a breve a Gerusalemme la Corte Suprema israeliana in una seduta storica per affrontare uno dei punti maggiori della controversa riforma giudiziaria del governo di destra di Benyamin Netanyahu.

I 15 giudici togati - diretti dalla presidente Esther Hayut - dovranno esaminare i ricorsi presentati contro la legge che ha modificato la cosiddetta "clausola di ragionevolezza", ovvero la facoltà della stessa Corte nel respingere, in base a quel principio, atti della Knesset, del premier, dei ministri.

Ad esempio la Corte costrinse Netanyahu a ritirare la nomina del leader religioso Aryeh Deri - alleato chiave del premier - a ministro degli interni in quanto ne giudicò "irragionevole" la designazione a causa delle ripetute condanne per reati fiscali. La legge - che ha intaccato il potere della Corte - è considerata dagli oppositori della riforma uno dei punti chiave dell'assalto alla democrazia israeliana.

La Corte non diffonderà subito la sua decisione che potrebbe essere annunciata tra settimane o anche mesi ma l'andamento della seduta potrà rivelare verso quale scelta andrà l'Assise. In questi ultimi giorni si sono susseguite - sotto l'egida del presidente dello stato Isaac Herzog - le riunioni tra maggioranza e opposizione per arrivare ad una mediazione che smini il contrasto mentre da 8 mesi vede manifestazioni di protesta in piazza contro la riforma e la spaccatura della società israeliana. Il ministro della giustizia Yariv Levin - uno degli architetti della riforma giudiziaria - ha attaccato la seduta della Corte definendola "uno schiaffo alla democrazia". Chi difende il provvedimento ritiene infatti che quella votata dalla Knesset sia una "legge di base" che la Corte non può sindacare. Opposto invece il giudizio di chi contrasta l'operato del Governo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE