Cerca e trova immobili

CINA«I ministri del G7 arroganti, ci stanno calunniando»

18.04.23 - 10:51
Pechino reagisce duramente alla ministeriale, parlando di «interferenze grossolane» nelle questioni interne del Dragone
KEYSTONE/AP/LIU ZHENG / STF (LIU ZHENG)
Fonte ats
«I ministri del G7 arroganti, ci stanno calunniando»
Pechino reagisce duramente alla ministeriale, parlando di «interferenze grossolane» nelle questioni interne del Dragone

PECHINO - La riunione dei ministri degli Esteri del G7 in Giappone «ha ignorato la posizione solenne e i fatti oggettivi della Cina, interferendo grossolanamente negli affari interni della Cina e ha calunniato e screditato maliziosamente la Cina». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulla dichiarazione congiunta finale rilasciata, «piena di arroganza, pregiudizi e intenzioni sinistre anti-Cina e di contenimento della Cina».

Pechino, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, «esprime la sua forte insoddisfazione e ferma opposizione a questo, presentando dure rimostranze al Giappone che ha ospitato l'incontro».

Nella loro dichiarazione, i ministri degli Esteri del G7 hanno insistito sul tema dell'importanza della stabilità, esprimendo preoccupazione per le questioni relative ai mari Cinese orientale e meridionale, allo Xinjiang e al Tibet, ed esortando «un ambiente commerciale trasparente, prevedibile ed equo».

Inoltre, assicurando che «non vi è alcun cambiamento nelle posizioni di base su Taiwan, comprese le politiche dichiarate della 'Unica Cina'», i capi della diplomazia dei Sette Grandi hanno ribadito che «non esiste una base legale per le estese rivendicazioni marittime della Cina nel mar Cinese meridionale», manifestando opposizione «alle attività di militarizzazione della Cina nella regione».

Parte sacra del territorio
Taiwan, ha ribattuto Wang, «è parte sacra e inalienabile del territorio cinese e il principio della 'Unica Cina' è l'ago magico per mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan», rifiutando qualsiasi «qualsiasi attività di indipendenza di Taiwan». Gli affari di Hong Kong, Xinjiang e Tibet, invece, «sono puramente affari interni della Cina e a nessuna forza esterna sarà permesso di interferire in alcun nome o in alcun modo».

Quanto ai mari Cinese meridionale e orientale, «l'attuale situazione rimane generalmente stabile. I Paesi interessati dovrebbero rispettare seriamente gli sforzi dei Paesi della regione per mantenere la pace e la stabilità e smettere di provocare nella regione e creare scontro tra fazioni».

Il portavoce ha anche affermato che la Cina «si è sempre impegnata a creare un ambiente di investimento e affari stabile, equo, trasparente e prevedibile per gli investitori stranieri», mentre alcuni Paesi del G7 «ignorano i principi dell'economia di mercato e della concorrenza leale, generalizzano e abusano del concetto di sicurezza nazionale e sopprimono irragionevolmente le capacità delle aziende di altri Paesi».

Pechino, infine, «applica con fermezza la Carta dell'Onu e le norme fondamentali del diritto internazionale», impegnandosi «a costruire una comunità con un futuro condiviso per l'umanità»: il G7 dovrebbe «abbandonare la mentalità da Guerra Fredda e il pregiudizio ideologico».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Taurus57 1 anno fa su tio
G7? Lunga mano USA e NATO, preparano la guerra in Asia???

Nikko 1 anno fa su tio
Gli amiconi dei Putler’s si sentono calunniati quando qualcuno fa notare le loro mire espansionistiche neocoloniali e le loro politiche di repressione delle minoranze e del dissenso interno… “Chi si somiglia si piglia”…

Vinnie 1 anno fa su tio
tocqueville, parole sante.

Tocqueville Alexis de 1 anno fa su tio
La Cina dovrebbe abbandonare il Tibet, occupato abusivamente con la forza 70 anni fa. La Cina deve smetterla con il colonialismo illegale del Tibet. Bisogna cominciare con il decolonialismo e liberare il Tibet, Taiwan, etc...

TonyPalloni 1 anno fa su tio
Non me la sento di contradire sua idea, anni 80 non c'era radiolina o oggetto plasticoso che non fosse made in taiwan, HongKong ecc.. e chissa' cosa non guadagnavano le nostre piu' colossali aziende, pacchia andada scemando da piazza Tienamen in avanti. Si sono dati una mossa e in 2 decenni ci hanno superato e adesso improvvisamente la loro roba o scadente, fabbricata discriminando , opprimendo e via dicendo. Abbiamo perso tutto noi europei, non ce' elettronica in assoluto senza componenti asiatici, non abbiamo piu' niente di concreto, totalmente fatto da noi, se non le chiacchiere e le sanzioni con la roba degli altri.

Mat78 1 anno fa su tio
Se ci sono degli arro ganti, doppiogio chisti, fra udo lenti cronici, quelli siete voi del PCC caro Wenbin. Cominciate a rispettare di diritti umani e garantire quelli civili ai vostri cittadini, e sciacquatevi la bocca prima di parlare dei paesi civili e liberali.
NOTIZIE PIÙ LETTE