«È un tentativo sfrontato e fuori legge d'invertire il risultato delle elezioni del 2016 e d'interferire con quelle del 2020», denunciano
WASHINGTON - Sale la tensione in vista dell'avvio al Senato americano del processo per l'impeachment di Donald Trump.
I legali del presidente respingono seccamente la messa in stato di accusa, bollandola come incostituzionale e un attacco alla libertà di voto degli americani. I democratici alla Camera chiedono invece al Senato di rimuovere la «minaccia alla sicurezza nazionale» che il presidente rappresenta.
In un documento di sei pagine, Jay Sekulow e Pat Cipollone illustrano la linea di difesa di Trump. Gli articoli - dicono - sono un «pericoloso attacco» al diritto degli americani di scegliere liberamente il loro presidente, un «tentativo sfrontato e fuori legge di invertire il risultato delle elezioni del 2016 e di interferire con quelle del 2020». L'impeachment - aggiungono - va «respinto» perché è «un affronto alla Costituzione, alle istituzioni democratiche e agli americani», è la «vendetta» da parte di un partito.
Toni duri che lasciando intravedere uno scontro acceso in Senato, dove Trump schiera un 'dream team' di legali: oltre a Sekulow e Cipollone, ci sono infatti Kenneth Starr, passato alla storia per aver inquisito Bill Clinton, facendolo mettere sotto impeachment, e Alan Dershowitz, il superavvocato che ha tirato fuori dai guai personalità del calibro di O.J.Simpson o Claus von Bulow.
Ma anche i democratici nella documentazione presentata in Senato non risparmiano parole dure contro il presidente che, a loro avviso, deve essere messo in stato di accusa e rimosso dall'incarico.
«È una minaccia alla sicurezza nazionale», scrivono i democratici della Camera, osservando come il presidente Trump «ha dimostrato la sua volontà di corrompere le elezioni» in più occasioni. Le prove finora raccolte, aggiungono, sono schiaccianti nel dimostrare che è colpevole delle accuse mosse nei suoi confronti.
È improbabile che il Senato, a maggioranza repubblicana, ritenga Trump colpevole. Ma il processo è un'occasione importante sia per i democratici sia per Trump guardando al voto del 2020.