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GERMANIA Uccise al muro di Berlino: ex-agente Stasi a processo dopo 50 anni

14.03.24 - 15:23
Almeno 140 persone sono state uccise nel tentativo di attraversare il muro tra il 1961 e il 1989
IMAGO
Fonte Ats ans
Uccise al muro di Berlino: ex-agente Stasi a processo dopo 50 anni
Almeno 140 persone sono state uccise nel tentativo di attraversare il muro tra il 1961 e il 1989

BERLINO - Con l'accusa di aver ucciso un cittadino polacco che cercava di fuggire attraverso il Muro di Berlino, un ex ufficiale della Stasi (la polizia segreta della Germania Est) si è seduto sul banco degli imputati di un tribunale della capitale tedesca a 50 anni dai fatti.

Martin Naumann, 80 anni, ha negato qualsiasi responsabilità. Il ritardo nell'avvio del processo rivela le difficoltà incontrate dalla Germania nel rendere giustizia alle vittime del governo comunista. Almeno 140 persone sono state uccise nel tentativo di attraversare il Muro tra il 1961 e il 1989, e molte altre centinaia hanno cercato di uscire dalla Germania dell'Est con altri mezzi.

Czeslaw Kukuczka fu ucciso mentre attraversava il posto di controllo alla stazione ferroviaria di Friedrichstrasse, uno dei punti di passaggio più noti della Berlino divisa in due. Secondo i pubblici ministeri, lo stesso giorno Kukuczka si era recato all'ambasciata polacca a Berlino Est per chiedere un passaggio verso ovest minacciando di far esplodere un ordigno se non fosse stato accontentato.

Secondo la ricerca di due storici, il personale dell'ambasciata polacca avvertì la polizia segreta della Germania Est. I funzionari della Stasi fecero credere a Kukuczka che gli sarebbe stato concesso il passaggio verso l'Occidente, consegnandogli un visto e portandolo al valico di Friedrichstrasse. Ma invece di lasciarlo partire, gli ufficiali avevano l'ordine di rendere Kukuczka «innocuo», usando un eufemismo comune nei documenti della Stasi per l'eliminazione degli oppositori politici.

Kukuczka attraversò due dei tre punti di controllo al confine e «pensava di aver raggiunto il suo obiettivo» quando gli spararono, secondo i pubblici ministeri. Naumann, nascosto dietro uno «schermo», colpì Kukuczka alla schiena da una distanza di due metri.

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