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SPAGNACaso Pegasus: nel mirino l'attuale presidente catalano

26.01.24 - 12:25
Desecretate le carte sul caso. Le autorità temevano che il presidente intrattenesse rapporti con gruppi estremisti
IMAGO
Fonte Ats ans
Caso Pegasus: nel mirino l'attuale presidente catalano
Desecretate le carte sul caso. Le autorità temevano che il presidente intrattenesse rapporti con gruppi estremisti

MADRID - Il sospetto che fosse il "coordinatore" delle azioni dei cosiddetti "Comitati per la difesa della Repubblica" (Cdr), un gruppo catalano di attivisti secessionisti radicali, è il motivo che portò i servizi segreti spagnoli a chiedere autorizzazioni giudiziarie tra il 2019 e il 2020 per sorvegliare il cellulare dell'attuale presidente catalano, l'indipendentista moderato Pere Aragonès, con il software Pegasus.

È quanto emerge da atti declassificati da parte del governo e consegnati a un giudice di Barcellona che indaga su presunte irregolarità di questa attività di spionaggio, su denuncia del diretto interessato.

L'investigazione del Centro Nazionale dell'Intelligence (Cni) spagnolo su Aragonès fu autorizzata dalla Corte Suprema per la prima volta a luglio 2019, quando il politico era vicepresidente della Catalogna, spiegano diversi media: poco dopo, nella regione esplosero accese proteste contro la condanna al carcere comminata a diversi leader politici per il tentativo secessionista del 2017. I Cdr ebbero un ruolo particolarmente attivo in quelle settimane calde, organizzando atti di disobbedienza civile e di boicottaggio (tra cui un tentativo di occupazione dell'aeroporto di Barcellona).

Stando agli atti ora parzialmente desecretati, il Cni riteneva appunto che Aragonès (esponente del partito Esquerra Republicana) avesse un ruolo di «direzione e coordinamento» del gruppo di attivisti radicali, svolto «clandestinamente» e parallelamente al suo ruolo istituzionale. Parlando a cronisti, il presidente catalano oggi ha definito frutto di una "menzogna" i sospetti di suoi presunti legami con i Cdr, denunciando inoltre che l'informazione sensibile declassificata è «incompleta». «Queste bugie nascondono un'intenzione politica di spionaggio» - ha aggiunto - «per distruggere un progetto politico legittimo». Intanto, oggi sarà sentita dal giudice in qualità di indagata l'ex direttrice del Cni Paz Esteban, destituita dal governo a maggio 2022 dopo le prime notizie sul cosiddetto 'caso Pegasus'.

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