Cerca e trova immobili

FRANCIAOltre 800 persone denunciano abusi sessuali nella Chiesa

20.11.23 - 16:03
Le vittime si sono rivolte alla Commissione di riconoscimento e riparazione che ha recentemente lanciato un nuovo progetto di prevenzione
Depositphotos (pmmart)
Fonte Ats ans
Oltre 800 persone denunciano abusi sessuali nella Chiesa
Le vittime si sono rivolte alla Commissione di riconoscimento e riparazione che ha recentemente lanciato un nuovo progetto di prevenzione

PARIGI - Sono oltre 800 le persone che si sono rivolte alla Commissione di riconoscimento e riparazione (Crr) per denunciare abusi e violenze sessuali nell'ambito delle congregazioni ecclesiastiche francesi. La stessa Crr che accompagna le vittime ha lanciato un lavoro di analisi per prevenire con maggiore efficacia gli abusi.

A oggi, ha riferito l'organismo, «oltre 800 persone» si sono rivolte al Crr, il che ha dato luogo a «313 raccomandazioni di riparazione» per un totale di «11,1 milioni di euro in materia di riparazioni finanziarie». «Sono 800 vite assistite e restaurate, ma è ben poco» rispetto al numero presunto delle vittime, commenta all'agenzia France Presse Véronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e religiose di Francia (Corref) che ha creato il Crr. La commissione sta inoltre lavorando alla stesura di tre rapporti con l'obiettivo di «contribuire alla prevenzione e alla lotta contro gli abusi sessuali nella Chiesa» e «più ampiamente alla lotta contro le violenze sessuali».

Il Crr è stato creato nel 2021 dalla Corref che oggi apre la sua assemblea generale a Lourdes. In Francia esiste anche una seconda commissione che si occupa di fatti di pedofilia nella Chiesa cattolica, la cosiddetta 'Instance nationale independante de reconnaissance et de reparation' (Inirr), che al 25 ottobre ha ricevuto da parte sua 1313 richieste di assistenza. Intanto, la Conferenza dei vescovi di Francia (Cef) ha espresso oggi la sua determinazione a proseguire la lotta contro le violenze sessuali perpetrate in ambito ecclesiastico.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE