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Sbarchi record e tensioni a Lampedusa e c'è chi parla di "atto di guerra"

ITALIASbarchi record e tensioni a Lampedusa e c'è chi parla di "atto di guerra"

14.09.23 - 10:11
Oltre 7mila migranti si trovano sull'isola. La situazione è ingestibile e i soccorritori sono allo stremo: l'appello del sindaco.
AFP
Sbarchi record e tensioni a Lampedusa e c'è chi parla di "atto di guerra"
Oltre 7mila migranti si trovano sull'isola. La situazione è ingestibile e i soccorritori sono allo stremo: l'appello del sindaco.

LAMPEDUSA - «Siamo allo stremo, aiutateci! Ci servono personale e mezzi». Il grido di allarme di Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa. L’hotspot italiano è in stato di emergenza da ieri dopo l'arrivo di migliaia di migranti in poche ore. Sull’isola se ne contano ora oltre 7mila, secondo le autorità locali. Troppi per le capacità di accoglienza dell’hotspot, oltre dieci volte la capienza del centro.

Migranti e soccorritori esausti - Volontari, medici e infermieri lavorano senza sosta, ma la situazione rimane insostenibile. La mancanza di acqua e cibo ha provocato tensioni con la polizia antisommossa. Il manganello non ferma però una persona che non beve un goccio d’acqua da giorni. Durante la notte migliaia di migranti hanno dormito all'aperto sul molo oppure in ripari di fortuna improvvisati.

Nel caos degli sbarchi incessanti, 45 da martedì notte, non mancano le tragedie. Ieri una bimba di soli cinque mesi è annegato tra le onde dopo il ribaltamento di un barcone al largo delle coste italiane. «È una situazione fuori controllo, non riusciamo neanche più a contare il numero di arrivi», ha spiegato don Carmelo Rizzo, sacerdote dell'isola. «In questi momenti di disorganizzazione e confusione abbiamo deciso di dare tutti una mano. E la Lampedusa solidale sta rispondendo»

Salvati su uno scoglio - Più fortunati invece 13 naufraghi salvati per caso da un’imbarcazione privata che si trovava nei paraggi. «Erano tutti in acqua a gridare aiuto, schiantati con un barchino su uno scoglio», ha raccontato il soccorritore. «Abbiamo recuperato due donne e una bambina con cime e salvagente. Poi abbiamo lanciato l’allarme ed è intervenuta la Guardia costiera».

Oggi, dopo una notte di tregua, sono ripresi i primi trasferimenti per alleggerire le strutture dell’isola. Nel frattempo sono già partite le prime squadre di tecnici e volontari della Protezione civile per sostenere l’affluenza di migranti sull’isola.

Le reazioni - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto preoccupato per la situazione a Lampedusa. Un caos che potrebbe peggiorare nei prossimi giorni. Tajani ha ribadito l'importanza di coordinare gli sforzi con l'Unione europea per affrontare la crisi: «L'Italia non può essere lasciata sola».

«Di fronte all’arrivo di migliaia di persone non si può parlare di episodi spontanei e isolati, bensì di un atto di guerra», ha invece affermato Matteo Salvini su X. Secondo il ministro degli Interni gli sbarchi «sono voluti e organizzati e rappresentano il simbolo di un'Europa a guida socialista, lontana dalle esigenze dei cittadini, a partire da quelli italiani».

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