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ARGENTINAMilei nega la violenza della dittatura: scoppia la polemica

22.03.24 - 17:04
Il presidente argentino ha registrato un video discutibile in occasione della Giornata della memoria.
AFP
Fonte ATS ANS
Milei nega la violenza della dittatura: scoppia la polemica
Il presidente argentino ha registrato un video discutibile in occasione della Giornata della memoria.

BUENOS AIRES - La decisione del governo argentino di Javier Milei di pubblicare uno spot di carattere negazionista in occasione della Giornata della memoria del 24 marzo, in cui si ricordano i crimini commessi dalla dittatura militare, è stata accolta come una vera e propria provocazione dalle principali organizzazioni per i diritti umani.

Nel video con cui il governo punta a «esporre la sua visione dei fatti», appaiono testimonianze di familiari di vittime del terrorismo di sinistra così come l'analisi di due protagonisti controversi dell'epoca: l'ex guerrigliero "pentito" Luis Labraña e l'ex direttore dei servizi segreti argentini Juan Bautista Yofre.

L'iniziativa, confermata all'agenzia di stampa italiana Ansa da fonti dell'esecutivo, si aggiunge inoltre al silenzio del governo e alle manifestazioni sprezzanti dello stesso presidente Milei sulle reti sociali riguardo la violenta aggressione a una militante dell'organizzazione dei figli di desaparecidos della dittatura, HIJOS.

La ragazza ha denunciato di essere stata abusata e percossa nel suo domicilio da due sconosciuti armati e a volto coperto che hanno lasciato scritto sulla parete il motto di Milei, VLLC (lunga vita alla libertà, cazzo). Il presidente Milei sulle reti sociali ha dato vari like a post di suoi militanti che hanno messo in dubbio la veridicità della denuncia.

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